Piero D'Errico

06.08.2013

Mio padre ricamava la “pietra leccese”, poco più avanti abitava un signore che faceva l’ambulante, cofano aperto in tutte le “chiazze” a vendere mutande e merletti. Dall’altra parte della strada un prof.


22.07.2013
Ritorno al Rione Italia

Oggi ho finito gli ultimi ritocchi, sono tornato dopo 30 anni e qualche mese nella mia casa nel cuore del RIONE ITALIA, a SUD del mio Paese. L’avevo abbandonata per rincorrere quel mio vecchio sogno di abitare  al “centro”, dove puoi muoverti a piedi. È


02.07.2013

Sono arrivata sulla terra in una serata di primavera. Quelle serate che vorresti
non finissero mai. Con ogni stella al suo posto e la luna così chiara e bella da
fermarti il fiato, fermarti il respiro. Quelle serate in cui avresti sempre da dire, da
parlare, da raccontare. Quelle serate così calme e silenziose da sembrare finte.


31.05.2013

I percorsi imprevisti della vita, mi portarono a vivere con mio padre soltanto e condividere con lui tutte le difficoltà e tutte le gioie di quella che fu una straordinaria avventura che ci vide fare tante cose che non avevamo mai immaginato di fare, che ci vide divisi tra pizzerie, trattorie e “tutto pronto” e quella gara di solidarietà che si mette in moto da parte di zie e parenti.  Mai una


20.05.2013

Succede a volte di non riuscire a chiudere un cassetto del comò per quanto è pieno. “Devo sistemare un po’ di cose, buttare via ciò che non serve, fare in modo che torni a chiudere. Lo farò oggi, tanto non ho nulla da fare, tanto sono pensionato e tanto, mi annoio tanto” – disse a se stesso quell’arzillo vecchietto.


12.04.2013

Seduto sui gradini di una Chiesa,
ad ammirar lo spazio e la distesa,
di un mare d’erba perso all’orizzonte,
di un sole che finisce contro un monte.


28.03.2013

L’età aveva lasciato alle mie spalle moda e musica. Per mezzo secolo avevo vissuto tra risparmi e rinunce, avevo addirittura ripreso a “scrivere” dopo una ventina d’anni e avevo quasi iniziato a percorrere quel famoso “viale del tramonto” che prima o poi dobbiamo percorrere tutti.


10.03.2013

Mi fa
ha vinto il PD senza elle?
Si – gli faccio io – ha vinto ma ha anche perso.
-Allora ha vinto il PD con la elle?
-No, ha perso, ma ha anche vinto.


04.03.2013

Cascasse il mondo, alle 13 e 25 di tutti i santi giorni di scuola ero là, davanti al cancello d’uscita e qualche volta mi capitava di trovarmi ad aspettare anche quando per un qualche motivo, mio figlio,  non era andato a scuola.  Per il resto la mia vita era tutta un ritardo, piena di appuntamenti mancati e  di occasioni perse.


08.02.2013

La ricerca di un oggetto importante da regalare, mi portò in giro per negozi. Ci tenevo al regalo e prima di sceglierlo volevo guardare un po’ in giro. La ricerca mi portò in un paese vicino, le vetrine, le luci e un lusso imbarazzante fecero  il resto. Entrai di pomeriggio che avevano appena aperto e fui accolto con saluti e sorrisi.


04.02.2013

Lo vidi per la prima volta in TV che era al Festival di Sanremo. Correva l’anno 1969. Foularino annodato al collo, riccioli neri e doppiopetto blu, cantava “UN’AVVENTURA” ed era ancora in bianco e nero. Era LUCIO BATTISTI.


30.01.2013
Cellulare sms

Era stato uno dei primi messaggi ricevuti, mi aveva emozionato. Tante belle parole messe perfettamente in fila per augurarmi BUON ANNO. Passa appena una mezz’ora e mi trovo a ricevere lo stesso massaggio.  "L’avrà mandato di nuovo per sbaglio” – pensai – e invece no, chi lo inviava era un altro mio amico.


20.01.2013

Erano in 10 su quella macchina che mi raggiunse pochi minuti prima di mezzanotte. Ma, cominciamo dall’inizio.  Per una serie di strane coincidenze che si erano intrecciate e combinate, non trascorrevo la sera del capodanno con i soliti amici, con la comitiva di sempre.


03.01.2013

Abitavano al piano sopra di noi, lui fumatore accanito e gran estimatore dell’”anice” che metteva dappertutto. Un gran lavoratore, alle prese sempre con quelle poche lire che riusciva a guadagnare in quei tempi. A volte troppo allegro, a volte troppo arrabbiato.


31.12.2012

Nel mio piccolo e per quel che vale,  vorrei fare anch’io un messaggio di fine anno, così come fanno le “alte cariche” dello Stato dall’alto delle loro “comodità e sistemazioni istituzionali”.                       Il mio messaggio è indirizzato a tutti coloro che hanno mangiato e bevuto e a coloro che hanno mangiato solo gli “avanzi”.


25.12.2012

S’era fatto tardi ma quella stella polare accesa su quel presepe posto proprio davanti a me e quel cielo stellato che c’era alle sue spalle, mi facevano pensare a cose più grandi di noi, mi facevano pensare all’infinito.


14.12.2012

Tra precariato e pannelli solari, tra internet e scommesse, curriculum e colloqui, esami e concorsi e mentre cresce l’ansia vedi il tempo che avanza. Tra un lavoro a termine e un progetto, un’idea che già butti, una risposta che non arriva e la crisi che si avvicina. E quando c’è più voglia di fare, più voglia di creare, quando c’è più rabbia vedi intorno.


21.11.2012

22533Quasi le 8 e trenta quando esci di casa. Ci sono cose da fare, ci sono cose da organizzare. Giusto il tempo per un caffè, per fare benzina, per sentire qualche novità o sentire qualche stupidità. Guardi l'orologio, vedi il tempo che se ne va o c'è qualcosa che non va. Saluti un amico, che il tempo ha cambiato, diventato importante, raffinato ed elegante.


18.11.2012

Per dare voce, dignità e riconoscimento alle tante persone "diversamente fortunate" che non hanno nè un luogo, nè uno spazio in cui confrontare le proprie sfortune con le sfortune degli altri, ho costituito insieme ad un gruppo di amici un' associazione culturale: " IL CLUB DEGLI SFIGATI".


04.11.2012

Quando annunciarono che mancava poco più di mezz'ora alla chiusura non capii più niente. In quel parco acquatico cominciai a correre di qua e di là, salire e scendere da tutti i giochi possibili. Volevo rifarli tutti in quel poco tempo che restava. Avevo poco più di 10 anni e quella mezz'ora alla chiusura la vissi molto intensamente.


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