Il coraggio non è degli eroi. Il coraggio è umile e silenzioso. Ha il profumo del mare, la consistenza del sangue, il rumore di una sciabola che taglia l'aria prima di affondare nella carne. Quelle ottocento teste mozzate non si aspettavano onori e gloria rifiutando di rinnegare Dio, di rinnegare se stessi. Il coraggio dei martiri idruntini oggi è santo. Anche ieri lo era. Senza folle di curiosi,
Editoriale
La persona depressa che cerca di uccidersi non lo fa "per sfiducia" o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente.
Da quando, alle ore 20:36 del 29 marzo 2013, nella mia casella e-mail è arrivato un comunicato stampa del Partito Socialista di Galatina sono stato assillato da un dubbio. “Devo” pubblicare quelle 476 parole o “posso” non renderle pubbliche? Il "dovere" sembrerebbe derivare dal principio di libertà espresso da Voltaire che ho da sempre fatto mio (“Non condivido le tue idee ma sono pronto
Uno scrittore colombiano ci mette in guardia: "Il mistero è meno inquietante del fatuo tentativo di eliminarlo attraverso spiegazioni stupide". Cosa si nasconderà davvero dietro le parole di Nicolàs Gòmez Dàvila? Forse è il caso di chiedere a Marco Berry, Jane Alexander, Lucilla Agosti, Andrea Pinketts e agli altri inviati speciali della trasmissione "Mistero" di Italia Uno.
Ma solo per declinarlo al femminile. L’energia e l’autorevolezza di Laura Boldrini non fanno di certo pensare a una donna delicata. Nè tanto meno a una mente che vuole nascondersi dietro i cliché che accompagnano il gentil sesso. L’ex portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati è stata scelta tra le fila di Sel come nuovo Presidente della Camera dei Deputati. Il fascino delle parole
“Come esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero esistere benissimo anche dei politici onesti”. (Dario Fo) Non c'è molto altro da aggiungere a quest'illuminato aforisma del premio Nobel italiano. Ascoltando il discorso post-elezione a presidente del Senato di Piero Grasso viene il dubbio che il momento dei politici onesti sia arrivato. Più che un dubbio è in realtà
E’ la prima domenica di marzo, è la prima domenica durante la quale, a Roma, la finestra da cui si affaccia il Papa per l’Angelus resterà chiusa. Il Papa non c’è. La bellissima e commovente giornata del 28 febbraio, che dell’anno 2013 rimarrà come la data di un fatto storico eccezionale, ha visto tutto il mondo partecipare all’ultimo atto di un papato scandito dalle campane che suonavano a festa.
Rosso o blu,
marchiato dalle stelle,
il futuro è un tabù
e ne vedremo delle belle.
Passeggiando per Lecce, passando accanto al cinema Santa Lucia, tristemente e definitivamente chiuso da qualche giorno, ho sentito queste esatte parole da un anziano signore: "Lo sapevo che sto cinema falliva, proponevano solo film di qualità". Mi sono bloccato come se avessi avuto un crampo ad entrambi i polpacci.
Facce di cartone e fori per guardare. Senza farsi guardare. Essere un altro nei giorni in cui è concesso. Perché ogni scherzo vale.
Poi cenere che sul capo non purifica il cuore e sei un altro anche quando non potresti. Perché per il resto dell'anno lo scherzo non vale.
"Ho fatto questo" dice la mia memoria. "Non posso aver fatto questo" dice il mio orgoglio e resta irremovibile. Alla fine, è la memoria a cedere. Questo pensiero è attribuito al filosofo tedesco Nietzsche. L'odore acre del nichilismo si avverte in toto. E chissà di quale decadenza avrebbe parlato se avesse conosciuto gli orrori del nazismo.
"..Nessuno andava a vedere quale groviglio di male o di pianto, o quale esterna sofferenza l'avesse portata a quella decisione. E così, anche se noi dovevamo rigare dritti come soldati, e fingerci contenti, seguitavamo a morire giorno per giorno, senza che gli altri se ne accorgessero..".Leggetelo poco a poco. "L'altra verità" di Alda Merini non è uno di quei diari che fanno compagnia.
Mi hanno detto che la pace è un sogno, di quelli da fare con gli occhi aperti. Di quelli che, con la testa poggiata sul cuscino, mettono in trambusto tutta la nottata. Lo credo anch'io.
Mi hanno detto che la pace è una conquista, ogni anno più vicina, ogni anno sempre più lontana perché a una mano tesa risponde un'altra armata. Lo credo anch'io.
In mutande, come quando si va al mare. Peccato che la temperatura in questi giorni non sia esattamente estiva, nonostante il meteo ci abbia regalato un capodanno soleggiato. Siamo in mutande, è vero. Non ci sono eufemismi per descrivere meglio l'attuale situazione. Eppure, per i regali ci siamo attrezzati. Per la nostra tavola delle feste ci siamo comunque organizzati.
Per quanto gli imprevisti facciano parte della nostra vita di tutti i giorni, non riusciamo ad abituarci alla loro esistenza imponderabile. Proviamo a calcolarli, a difenderci da loro, ma ci sorprendono sempre, proprio lì, dietro l'angolo. Eppure è attraverso di essi che possiamo percorrere la strada più difficile, quel cammino fatto di ostacoli alti e vacillanti.
(...)Temo che non sia più di moda parlare di problemi educativi, dato che oggi è moderno fare quello che piace, anche se questo, in base ai principi dell'etica tradizionale, è da condannare, e pur se in campo morale c'è spesso tanta ipocrisia. Contro tutto ciò io ribadisco ancora una volta quello che Kant ci ha insegnato: "Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza!".
Di una saracinesca abbassata che torni ad aprirsi. Di una appena aperta che rimanga così il più a lungo possibile. Di un'ansia che sparisca, di una gioia che ripaghi, di un domani più colorato. E che non sia troppo domani. Viviamo come se il nostro posto fosse in fila, con tanto di numerino stretto in mano, mentre guardiamo nervosamente l'orologio.
Doppia denominazione, passato e presente. Il futuro? Si costruisce oggi con lo stesso scopo di ieri: comunicare.
L'informazione non dà più spazio solo alla cronaca e alle curiosità locali, ma racchiude nella sua nuova veste grafica tutto quello che il Salento ha da far vedere e conoscere. In questa azione non possono mancare le aziende e le attività che il territorio lo vivono quotidianamente.
Tutto e il contrario di tutto. La libertà di essere e fare. La prigionia ricordata da sarcofagi anonimi, come anonimi erano i deportati destinati al massacro. Un monumento dovuto, freddo come tutta la città, ma capace di bruciare di ingiustizia e di umanità inesistente. Di dignità mangiata. A morsi, affamati di utopiche perfezioni.
Non amiamo mai nessuno. Amiamo solo l'idea che ci facciamo di qualcuno. È un concetto nostro quello che amiamo: insomma amiamo noi stessi. Questo è vero in ogni tipo di amore. Nell'amore sessuale ricerchiamo il piacere nostro ottenuto tramite un corpo estraneo. Nell'amore diverso da quello sessuale, cerchiamo un piacere nostro creato per mezzo di una nostra idea.