Diamo per scontate le persone, figuriamoci i luoghi. Ci passiamo accanto, li attraversiamo, ci sbattiamo contro, ma neanche li vediamo e ancora meno ne conosciamo davvero la storia e i segreti. Poi arriva qualcuno che quei luoghi non li ha mai visitati e la sua meraviglia davanti agli affreschi di Santa Caterina, al basolato di Piazza San Pietro,
Valentina Chittano
Il sonno delle memoria piange. Sente una mancanza, ma non comprende di cosa, non sa di chi. È il vuoto lasciato da ciò che crede di non aver mai vissuto. Il sonno della memoria è senza sogni. Pensa di non averne mai fatti, non sa di averne condivisi. Il sonno della memoria un bel giorno passa e Angela non è più Angela. E Jeff non è più Jeff. E amore non è più.
Arriva sempre. Il momento in cui le parole non riescono a comporsi arriva sempre. E quando succede, il silenzio, pur indigesto, ci sembra l'unico boccone da poter mandare giù.
Ma tanto per te, Gianmarco, non servono chiacchiere o pensieri da tentare di mettere in ordine.
Senti di dover scrivere, di dover dire. E senti di non dovere niente a questa vita, oggi così ingiusta e cupa. E poi senti che devi tutto proprio a questi respiri che ogni giorno ti mettono in piedi e che per Valentina invece sono stati difficili, lenti, trascinati, mescolati con coraggio a un sorriso speranzoso.
"La consolazione è dono di Dio e servizio agli altri: nessuno può consolare se stesso autonomamente perché altrimenti finisce per guardarsi allo specchio". Il Papa, quasi un anno fa, durante un'omelia a Santa Marta. Mi domando cosa rifletta lo specchio di chi ha strappato quel crocifisso da una tomba di famiglia nel cimitero di
Pena.
Come quella che dovrebbero infliggervi, al di là della giovane, giovanissima età, al di là della famiglia, di come andate a scuola.
Come quella che suscitate quando arrivate a simili bassezze.
Come quella che non meritate dall’anziano che avete buttato giù, togliendogli il sostegno del bastone.
Non ci sarebbe da meravigliarsi se qualcuno avesse ancora in casa una vecchia radio con il pomello impolverato perché fermo sullo stesso punto da anni: FM 100.4 MHz.
Il mondo in cui viviamo non ci piace o forse è solo il modo a essere sbagliato. Il modo in cui lo attraversiamo, in cui lo interpretiamo, in cui lo viviamo. Doniamo al vento un pianto che si trasforma in eco insofferente, invece di lasciare nell'aria note di gioia, semplicemente perché ci siamo e possiamo mettere ancora un mattone al nostro sogno.
Di un sogno a un coraggioso, di un ricordo a un nostalgico, del mare a un sentimentale. Di chiunque di noi a una classe sociale, a un'associazione, a un partito politico. L'appartenenza è una condizione che esiste anche senza essere nominata. Le cose ci appartengono e noi apparteniamo a sistemi, gruppi, movimenti di cui condividiamo un ideale o un principio.
"L'amore, solo l'amore ci salverà". Ho ricevuto questo messaggio da un'amica in risposta alle poche e semplici parole che le avevo inviato per provare a mettermi accanto al suo dolore e contemplarlo con lei. Cos'altro si può fare quando si sbatte improvvisamente la faccia contro
L’assurdo ha sempre più spettatori della normalità. Ma cosa pensate di vedere? A cosa serve essere lì, a un passo da quel luogo ormai segnato luttuosamente per sempre?
La notizia del delitto truce e senza giustificazioni che ha messo fine alla vicenda della povera Noemi Durini
Non c'è. Il mondo, in cui nasci, cresci, studi, lavori, trovi l'amore, invecchi e poi ti congedi serenamente, non c'è. Non c'è certamente per Pierpaolo Serra, 27 anni, trovato senza vita nel suo appartamento a Perugia ieri pomeriggio.
Quest'estate non mi sono ancora goduta un tramonto. Ma senza dubbio ho assistito a tanti crepuscoli, quelli in cui il fondo si apre a baratri anche più profondi.
Da nove anni il giorno di San Lorenzo per me non è più il giorno delle stelle cadenti, ma l'appuntamento con un ricordo tremante che ha segnato per sempre il mio lavoro e il mio pensiero.
Nonostante qualche mese fa io sia stata accusata del contrario, come se non sapessi fare altro e fossi poco obiettiva, quello che vi apprestate a leggere non è un necrologio. Se così fosse avrebbe altri protagonisti, ambizioni più o meno nobili infrante e mea culpa più o meno sentiti.
Eccolo, puntuale, atteso o forse temuto. Il vero black friday è questo, il venerdì in cui si giocano le ultime carte, si puntano le ultime fiche, si lanciano le ultime frecciatine e si formulano le ultime promesse. Oggi si chiude ufficialmente la campagna elettorale relativa alle amministrative comunali.
Avete perso l’occasione di tacere. Sì, perché in determinati casi stare zitti è il modo migliore di fare bella figura, di non oltrepassare il limite. E ora non dite che il limite è fatto per essere superato. Questo è un pensiero da motivatore di bassa lega. Il limite mette i margini all’anarchia.
25 anni fa qualcuno non era ancora nato. Qualcuno aveva già attraversato una grossa fetta di storia. Qualcuno era invece solo un adolescente. Quel giorno, quel #23maggio, ha segnato comunque un momento
Non c'è età per l'ironia. La sua aveva contagiato giovani e adulti senza distinzione. Un'ironia pulita, ricamata da quelle battute in dialetto che solo la sua spontaneità rendeva capaci di solleticare lo stomaco per scoppiare in sane risate.
Presunto. Un’etica professionale impone di usare questo aggettivo quando non si ha la certezza dei fatti e sono in corso delle indagini.
Ma quando in un Pronto Soccorso si presenta una bambina di 5 anni mettendo tutti in allarme per una possibile violenza subita,