E’ accaduto intorno alle 8 di ieri mattina. Il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto era impegnato nell’attività di monitoraggio della riserva, quando ha notato che una piccola imbarcazione stava entrando nell’area protetta e, quindi, commettendo più di un reato. Non solo, raggiunto il punto che le due persone a bordo della barca hanno ritenuto idoneo, questi hanno iniziato a calare una lunga rete in mare.
Cronaca
L’intero reparto di Medicina Generale chiuso e 13 pazienti trasferiti da Copertino a Galatina. La decisione è stata dettata da due nuovi casi positivi al covid-19 riscontrati nella struttura, tra cui un’infermiera, entrambi trasportati al “V. Fazzi” di Lecce.
Non si ferma il lavoro di medici e infermieri dell’ospedale di Galatina che quotidianamente gestiscono l’emergenza coronavirus. Di ieri sera è il ricovero di un nuovo caso positivo. Si tratta di una donna, moglie di un uomo ricoverato a Lecce già da alcuni giorni.
Le scuole chiuse fino al 3 aprile, la serie A ferma, i locali con la saracinesca abbassata entro le 18, spostamenti autorizzati solo per comprovati motivi di salute e di lavoro: tutta l'Italia diventa zona protetta.
Sono due medici galatinesi i massimi responsabili della “guerra“ al COVID-19 nel Salento. Anacleto Romano, 65 anni fra qualche giorno, è il primario dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del ‘Vito Fazzi’ di Lecce. Paolo Tundo compirà 59 anni fra meno di due mesi, e dirige (con incarico di facente funzioni) il Reparto Infettivi dell’Ospedale di Galatina.
Due persone risultate positive al test del COVID-19 sono da ieri sera nel Reparto Malattie Infettive dell'Ospedale di Galatina. I risultati dei tamponi che erano stati subito eseguiti sono stati comunicati ai responsabili del "Santa Caterina Novella" intorno alle ore 13. Non si hanno ancora particolari sulla loro provenienza e su dove avrebbero potuto contrarre la malattia.
“C’è bisogno di misure severissime, prima che sia troppo tardi. E per questo abbiamo rivolto sei richieste al Governo nazionale per altrettante misure chiare e rigide. È noto, infatti, che il contenimento più rigoroso va applicato nelle regioni relativamente poco colpite dal virus, ancor più che in quelle ove ormai il focolaio è in piena espansione”. È questa la richiesta inoltrata oggi al Governo nazionale
Quasi un assalto, come per un'oasi in mezzo al deserto. Ma il Pronto Soccorso non può e non deve essere luogo del rifugio a cui la paura ci spinge per la nostra incapacità di controllarne l'istinto.
Un’altra persona il cui primo tampone ha dato risultato positivo al COVID-19 è stata ricoverata nella notte nel Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Galatina. Si tratta di un uomo di Melendugno. È stato visitato nella tenda di pre-triage montata davanti agli ingressi del Pronto Soccorso e poi trasferito nel Padiglione Palmina De Maria.
Alle prime ore di ieri, venerdì 6 marzo, i militari della Guardia costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto hanno sorpreso tre persone, che stavano pescando esemplari di pesce serra nell’area del porto di Otranto, usando attrezzature non consentite e superando i limiti di cattura, che sono stabiliti in 5 chili per i pescatori non professionisti. In tutto sono stati sequestrati 31 chili di pesce serra
La Direzione della ASL di Lecce, con una nota appena diffusa, ha adottato urgenti misure di sicurezza riguardanti il Presidio Ospedaliero di Copertino: "Con nota prot. n. 34135 del 05/03/2020 il Direttore del SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) Area Nord ha comunicato un caso di positività al coronavirus riscontrato in un Operatore Sanitario in servizio attivo presso il Presidio Ospedaliero di Copertino (un anestesista, ndr);
Sta bene il paziente 1 del Salento (il parrucchiere di Aradeo) ricoverato dal 2 Marzo nel Reparto Malattie infettive del ‘Santa Caterina Novella’. Non segue una particolare terapia ma il suo fisico sta combattendo il virus con risultati decisamente positivi. Il suo rientra cioè nell’80% dei casi che guarisce spontaneamente. La moglie è, intanto, risultata positiva al primo test.
Quando ha iniziato a studiare, non immaginava certamente che il giorno della sua laurea sarebbe stato ricordato come uno dei primi casi di proclamazione via skype nel Salento. Eppure, ai tempi del coronavirus, pare non si possa fare diversamente, mentre le attività scolastiche si bloccano in tutta Italia.
Nella giornata di martedì, igli uomini della Capitaneria di porto di Gallipoli hanno sorpreso un pescatore sportivo intento ad utilizzare un attrezzo da pesca non consentito nelle acque antistanti Santa Maria al Bagno. I militari avevano osservato un piccolo natante sottocosta con due persone a bordo, che pescavano con delle reti da posta. Intervenuti allo sbarco nel porticciolo di Santa Maria al Bagno,
“Il periodo è già molto teso, azioni simili servono solo a complicare il nostro già difficile compito”. Parla così Maurizio Scardia, direttore del Servizio Emergenza Urgenza 118 Asl di Lecce dopo il furto subito da una delle ambulanze in forza al 118.
Il ricovero presso il Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Galatina del primo paziente salentino affetto da coronavirus ha fatto aumentare le preoccupazioni per la decisione presa dalla Direzione Sanitaria della Asl Lecce di sospendere la “Guardia Attiva di Cardiologia nelle ore notturne e nei giorni festivi”
Una persona di Aradeo, trovata positiva al Covid-19, è stata ricoverata nel Reparto Infettivi dell’Ospedale di Galatina. Si tratta di un uomo dell’età di 58 anni che ha riferito di essere rientrato da Milano da qualche giorno. Si è presentato al Pronto Soccorso del Santa Caterina Novella
Circola in queste ultime ora notizia di un caso sospetto di contagio da coronavirus in provincia di Lecce. Il paziente, secondo questa notizia, sarebbe stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Vito Fazzi” e il primo tampone effettuato sarebbe risultato positivo. La Direzione strategica della ASL Lecce smentisce questa
Al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce ed eseguite dalla Guardia di Finanza, è stata data esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura degli arresti in carcere ed ai domiciliari nei confronti di quattro persone, tre uomini ed una donna, componenti di un sodalizio criminale specializzato in truffe
“A seguito dell’emergenza coronavirus, dal 24 Febbraio 2020 e fino a data da destinarsi, i medici Antonio De Maria, Salvatore Coluccia, Fernando Vernaleone, Paolo Balena riceveranno esclusivamente per appuntamento previa indicazione del motivo della visita”. L’avviso appare sulla porta dello Studio Associato Medici di Famiglia "Medicina Domani",
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