Era tempo di provvedimenti più duri: Italia "zona protetta". I contagiati aumentano di oltre 1500 in un giorno

Cosa succede ora, mentre in Salento ci si attrezza per la Messa in diretta Facebook e un gruppo di giovani mette in moto la macchina della solidarietà per medici e infermieri di Lecce

Le scuole chiuse fino al 3 aprile, la serie A ferma, i locali con la saracinesca abbassata entro le 18, spostamenti autorizzati solo per comprovati motivi di salute e di lavoro: tutta l'Italia diventa zona protetta. L'avanzare a ritmi serrati del coronavirus (oltre 1500 contagiati in più in un giorno) ha spinto il premier Conte a nuovi provvedimenti, più duri di quelli già in atto. Additando la movida che non si è voluta fermare e i giovani che hanno sottovalutato la pericolosità del loro bisogno di socializzare e aggregarsi in un periodo così delicato, il presidente del Consiglio ha esteso di fatto a tutto il Paese i divieti già imposti alla Lombardia e alle 14 province focolaio dell'epidemia. #iorestoacasa diventa ora più che mai il leit motiv di nuove abitudini e di un nuovo coraggio, il coraggio di farsi carico di una responsabilità enorme nei confronti dei nostri familiari, dei nostri amici e dei nostri concittadini.
E mentre l'Italia si blinda, iniziative di solidarietà e conforto prendono vita dalle stanze di chi è in quarantena o da chi semplicemente vuole dimostrare gratitudine a chi sta lavorando più di chiunque altro per debellare il covid 19. Hanno attivato sui social una raccolta fondi da devolvere all'Unità di terapia intensiva degli ospedali dell'Azienda Sanitaria Locale di Lecce. Sono giovani medici, piccoli imprenditori e semplici cittadini che vogliono dare una mano concreta a chi cerca di arginare l'epidemia. Un piccolo contributo per migliorare le possibilità di cura, "un caffè per gli ospedali di Lecce e provincia".
Questa vicinanza del cuore, in giorni in cui la distanza fisica aumenta obbligatoriamente, traspare anche nel desiderio di alcuni parroci di non lasciare soli coloro che sono abituati alla messa quotidiana, sentendo il bisogno di una preghiera condivisa. Così, tramite una diretta Facebook, alle ore 18:30 di ogni giorno, è possibile seguire la celebrazione da casa ( qui il collegamento: La Tenda Parrocchia San Sebastiano Galatina).
La parrocchia di San Sebastiano a Galatina lo ha già sperimentato ieri e continuerà nella sua attività di apostolato per tenere uniti i fedeli nell'orazione, oggi più che mai sostegno forte di chi crede nell'intercessione di Qualcuno di più grande nel non perdere la speranza.

Martedì, 10 Marzo, 2020 - 00:07