Pescatori di frodo a Torre Guaceto
E’ accaduto intorno alle 8 di ieri mattina. Il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto era impegnato nell’attività di monitoraggio della riserva, quando ha notato che una piccola imbarcazione stava entrando nell’area protetta e, quindi, commettendo più di un reato. Non solo, raggiunto il punto che le due persone a bordo della barca hanno ritenuto idoneo, questi hanno iniziato a calare una lunga rete in mare.
Erano due pescatori di frodo e stavano agendo, inaspettatamente, alla luce del sole, forse immaginando che, visto il divieto di circolazione attivo sul tutto il territorio nazionale, nessuno li avrebbe notati. Grande errore, il Consorzio non ha abbassato il proprio livello di guardia sull’area protetta. Non avendo la facoltà della repressione dei reati in riserva, il personale addetto al monitoraggio ha immediatamente contattato gli uomini della Guardia costiera di Brindisi.
Mentre l’Autorità si attivava per raggiungere Torre Guaceto nel minor tempo possibile, gli operatori del Consorzio hanno fotografato e filmato i pescatori di frodo, riuscendo a catturare un’immagine chiara dei due soggetti coinvolti. Quando gli uomini della Guardia costiera sono arrivati sul posto, i due soggetti erano già riusciti ad allontanarsi. Ma, grazie ai punti gps forniti dal personale dell’ente, è stato comunque possibile estrarre dal mare la rete che i pescatori di frodo avevano gettato, prima che questa iniziasse a catturare animali.
Gli uomini della Guardia costiera hanno recuperato una rete lunga circa 100 metri e, di fatto, vanificato gli sforzi che i due criminali avevano profuso sul campo con l’intento di guadagnare soldi facili danneggiando l’Area Marina Protetta.
“Ringraziamo gli uomini della Guardia costiera – ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, per essere intervenuti subito ed aver asportato la rete. Solo con gli interventi tempestivi ed adeguati delle forze dell’Ordine noi possiamo proteggere la nostra Torre Guaceto”.
Il valore dell’attività svolta dal comando brindisino si coglie anche se ci si sofferma su un aspetto sconosciuto ai più, ma di fondamentale importanza per chi lavora per la tutela del mare. Il Corpo ha attivato un contatto whatsapp attraverso il quale si può segnalare, in tempo reale, il compiersi di un reato in mare. La scelta ha favorito il buon esito dell’attività portata avanti oggi e, sicuramente, renderà la collaborazione tra il Consorzio e l’Autorità sempre più fruttuosa. Quanto ai pescatori di frodo, l’ente ha consegnato alla Guardia costiera le immagini video-fotografiche che ritraggono i pescatori di frodo all’opera e riferito tutte le informazioni in possesso. Non è la prima volta che questi soggetti raggiungono Torre Guaceto per pescare, si tratta di uomini del posto e, tra i due, uno è molto giovane.
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