Tre persone sorprese a pescare pesce serra nel porto di Otranto: 6000 euro di multe e sequestro delle attrezzature

Alle prime ore di ieri, venerdì 6 marzo, i militari della Guardia costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto hanno sorpreso tre persone, che stavano pescando esemplari di pesce serra nell’area del porto di Otranto, usando attrezzature non consentite e superando i limiti di cattura, che sono stabiliti in 5 chili per i pescatori non professionisti. In tutto sono stati sequestrati 31 chili di pesce serra e ai tre sono state elevate contravvenzioni per un totale di 6mila euro (4mila per un trasgressore che addirittura è stato trovato con circa 20 chili di pescato, 2 mila a testa per gli altri due). Come attrezzature, fra l’altro, sfruttando i pontili dell’area, stavano usando ancorotti dotati di tre arpioni che sono particolarmente invasivi: da un lato, infatti, agendo a strappo, rischiano, di ferire un quantitativo elevato di pesci; dall’altro, di danneggiare scafi di barche e forare gommoni ormeggiati nel porto causando un serio pregiudizio alla sicurezza della navigazione.
Il sospetto è che il pesce fosse destinato alla vendita sottobanco sul mercato nero, compromettendo quindi l’economia di quanti giornalmente lavorano nel rispetto della normativa in vigore e soprattutto inficiando la salute pubblica attraverso la vendita di prodotto ittico spesso mal conservato e pescato in “acque portuali”.
L'attività di contrasto alla pesca illegale, nelle ultime due settimane, ha portato all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 12.550 euro ed al sequestro dei relativi attrezzi da pesca e prodotto ittico per un totale di oltre un quintale.

Sabato, 7 Marzo, 2020 - 00:03

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