La chiusura di un anno, sia esso scolastico, universitario, lavorativo o professionale, inevitabilmente segna dei bilanci: spesso, o quasi sempre, di risultato. Per un team sportivo il risultato, la vittoria sul campo è certo fondamentale e primario: senza di esso non si cresce, non si va avanti. Ma quando la crescita umana, il senso dello sport, la squadra e la collaborazione prevalgono sul senso
Daniele Francesco Mauro
Ultima rappresentante di un mondo che non apparteneva a nessuno, ma veramente a nessuno. Un mondo fatto di bellezza, classe, eleganza, un mondo a sé, che è sempre stato, sin dai suoi primi vagiti, un mondo a parte. Marella Caracciolo di Castagneto così si chiamava, sposa in giovane età, a Strasburgo, Gianni Agnelli; ma probabilmente questo era ininfluente per lei, se non per quella
Questa notte ti ho pensato e questa notte ti ho scritto Alfredino. Non so per quale arcano motivo mi sei tornato in mente. Ti ho pensato per anni, spesso, ti ho pensato. Tu avevi sei anni ed io nove e avevamo la stessa canottiera a righe d’estate. Tu passeggiavi intorno a casa tua a Vermicino,
La nostra quotidianità digitale oggi giorno è inesorabilmente scandita da continue notifiche, messaggi, mail, comunicazioni via whatsapp. Si parla così tanto dei nativi digitali, i millenials, ovvero i nati nel nuovo secolo, oramai tutti maggiorenni o quasi. Mi chiedo, esiste un’etica della comunicazione sui social network? La così detta netiquette, ovvero il galateo della rete?
Le analisi del dettaglio le lascio a chi si occupa di farle. Berlusconi ha perso, e non perché non fosse lui il Presidente del Consiglio designato sin dall’inizio della campagna elettorale, ma perché la gente è stanca di ascoltarlo. Renzi ha perso perché la gente non gli ha mai riconosciuto una leadership effettiva,
Mi permetto di entrare, quale terzo punto di vista, nel garbato ‘domanda e risposta’ avvenuto tra la signora Anna Martini, docente scolastica, e la signorina Dettù, incaricata a presidiare l’assessorato alla cultura della nostra città; anche se non ho il piacere di conoscerle personalmente. In merito alla questione sollevata dalla signora Anna
Qualche giorno fa in Virginia, a Charlotville, poi a Parigi, ieri a Barcellona. Domani? Auto sulla folla, falci che mietono vittime senza distinzione di età. E se i primi ad utilizzare questa tecnica bieca e vigliacca sono stati gli assassini mercenari dell'ISIS, che hanno fatto rimbalzare sugli schermi di tutto il mondo
La modernità è la convinzione che il cambiamento sia l'unica cosa permanente e che l'incertezza sia l'unica certezza. Con la crisi del concetto di comunità, emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada ma antagonista di ciascuno, da cui guardarsi.
Sospendo ogni mio giudizio, fa troppo caldo. La piazza illuminata, tanta gente, anche la taranta era tramortita dal caldo di questi giorni. Forse fa troppo caldo anche per leggere queste righe.
Prendo spunto dal pensiero del giorno in testa a questo giornale il 21 giugno, che recita: "Gli uomini per essere liberi è necessario che siano liberati dall'incubo del bisogno". Estratto dalla raccolta di pensieri a cura di Pietro Perri vicepresidente della fondazione Sandro Pertini.
Premetto di non essere mai stato un grande sportivo. Mai stato quindi un tifoso viscerale: seguo poco o nulla il calcio, se non per patrio orgoglio, durante i mondiali. Sabato scorso mi sono imbattuto, durante una sessione su internet, nel video che immortalava, a imperitura memoria, le immagini dell'addio di Francesco Totti
Caro Edoardo, leggo con tenerezza e rispetto i tuoi pensieri di ventenne, affidati ai "fogli" di un giornale. Rifletto su come sono cambiati i tempi, oggi i pensieri sono affidati allo sguardo rivolto all'obló di un aereo che, in 50 minuti, ti porta verso le fatiche universitarie. Non ne bastavano 10 di ore per