Il posto in cui ci svegliamo sembra diverso da quello in cui ci siamo addormentati. Metto in moto e vaghiamo alla ricerca di corrente elettrica, di acqua corrente, di caffè... Di un bar insomma. Il cornetto con la crema di pistacchio mi promette una buona giornata e gli credo.
Gimmie Five
Alle 8:00 il sole brucia già e devo spostare verso l'ombra l'asciugamano su cui dormo. Sono solo, F. non c'è, non è sulla spiaggia, non è a portata d'occhio. Quella pazza è in acqua! Ho freddo solo a vederla, ma vuol dire che posso dormire ancora. Il bagno lo faccio alle 10:00 prima di usare la doccia libera della spiaggia libera.
Sulla spiaggia di Terzo Cavone mi sveglia il sole, il caldo, non so... sono sudato. Accanto a me F. non c'è, è già sveglia, in piedi, che lei sulla spiaggia non dorme tranquilla. La colazione al bar ci da la solita possibilità di usare le docce, il bagno, la corrente elettrica e l'ombra e anche questa volta chi lavora al bar è gentilissimo con noi.
La pineta da un lato e le villette a schiera dall'altro ci hanno fatto dormire bene in quello che sembra essere il parcheggio più ambito di Marina di Ginosa. La grandissima spiaggia libera e l'acqua fantasticamente azzurra valgono la bandiera blu che sventola sul bar.
Partiti! Col ritardo che contraddistingue i nostri viaggi siamo partiti. Da Galatina, diretti a sud, attraversiamo decine di paesi e frazioni, dai nomi mai sentiti, che ci invitano a feste e sagre di cibi sconosciuti, come il "porco prì prì" o vagamente familiari come lo "gnummarieddhru".
Questa volta siamo in due e siamo su una Uno, partiamo. Anzi, stiamo per partire da Galatina e faremo il giro del sud Italia attraverso Puglia Basilicata Calabria e Sicilia. Percorreremo 3000 Km molti dei quali accanto al mare,
Ancona (16) - Alle 7:30 mi sveglia il sole, no... il caldo. Attorno a me solo un anziano sdraiato sul muretto e più lontano gli operatori ecologici che lavorano. Il signore incrocia il mio sguardo "Buongiorno! dormito bene?". Gli sorrido chè non riesco ancora a parlare, "vai a fare il bagno che ti riprendi". Penso sia un buon consiglio anzi pensandoci bene sarebbe un'altra prima volta in questo viaggio: credo di non aver mai fatto il bagno prima delle 9.
Ormai sono rimasto indietro di un giorno coi racconti, mi spiace. Dunque racconto di ieri, 15 luglio. Sono a Termoli e appena sveglio, fuori dal bar che mi ha protetto, incontro, oltre ad un signore sbalordito, dei nuvoloni che spingono da nord. Ricordo di una grossa stazione di benzina con bar sulla strada principale e va a finire che, dopo aver fatto il pieno, passo lì due ore, fino a quando vedo il cielo sgombro all'orizzonte verso nord.
Mi appresto a lasciare Lucera e, quindi, la Daunia e a varcare il confine regionale. Il meteo non è d'accordo e dopo che tre energumeni mi cacciano silenziosamente dal casolare in cui avevo cercato riparo dalla minaccia di pioggia, raggiungo un paesino in cima ad una collina, San Paolo in civitate. Neanche il tempo di riflettere se proseguire sul pendente lastricato bagnato o cercare un'altra strada che l'acqua che cade dal cielo mi intima di fermarmi.
Il viaggio procede lentamente ma questa volta non è colpa mia. Un acquazzone appena prima di uscire da Trani ed un altro 15 km più in là mi hanno rallentato non di poco. Non mi sono bagnato grazie ad una pompa di benzina abbandonata che ci ha ospitato in silenzio la prima volta e grazie ad un'altra, col gestore che continua a darmi del pazzo, la seconda. Tra un diluvio e l'altro il bagnoschiuma s'è stappato nello zaino e ripristinare il tutto mi è costato una mezz'ora buona.
Alla fine son partito, tardi, ma son partito; procedo lento ma inesorabile, verso nord. Ho percorso solo poco più di 200 km, ma sono già tante le storie da raccontare come quella che pensavo di avere tutto e invece avevo scordato la fotocamera, allora a Torre Santa Sabina è venuto mio padre a portarmela. Oppure di quando son dovuto tornare indietro di un po' di chilometri e inventarmi una strada
Il countdown era finito e tutto era pronto! La partenza era prevista per ieri pomeriggio all'imbrunire, tra le cinque e le sette dicevo a chi chiedeva dettagli, in modo da viaggiare per il caldo Salento nelle ore più fresche, ma quei nuvoloni neri che hanno coperto il cielo ci hanno scoraggiato e quelle poche gocce d'acqua che son cadute ci hanno fatto definitivamente desistere dal partire. Alle 18 ero