"Ho fatto il bagno nudo ed ho dormito su una panchina ad Ancona"

Ormai sono rimasto indietro di un giorno coi racconti, mi spiace. Dunque racconto di ieri, 15 luglio. Sono a Termoli e appena sveglio, fuori dal bar che mi ha protetto, incontro, oltre ad un signore sbalordito, dei nuvoloni che spingono da nord. Ricordo di una grossa stazione di benzina con bar sulla strada principale e va a finire che, dopo aver fatto il pieno, passo lì due ore, fino a quando vedo il cielo sgombro all'orizzonte verso nord.
Sono le 11 e Si parte! Finalmente il bel tempo, il caldo, l'estate e di colpo svaniscono tutti gli acciacchi e i malanni. Mi immetto sulla statale 16, la mia adorata statale 16 percorsa in tutte le direzioni decine di volte, con la vespa è la seconda! Appena posso mi catapulto sulle spiagge, esco dalla statale per percorrere i lungomare dei paesi, mi fermo solo per guardare il sole alto sul mare.
Fa caldo e voglio fare il bagno. Scovo una piccola baia di scogli difficile da raggiungere ma la mia vespa ha la stessa voglia e tenacia che ho io. Due naturisti mi salutano, si rivestono e mi consegnano la baia. È mia, tutta mia.
Alla veneranda età di 32 anni faccio il mio primo bagno nudo! Fantastico!!! Regno per quasi un'ora inserendoci il pranzo poi mi rimetto in strada e qualche chilometro dopo mi ferma una volante. Lui qualche anno più giovane di Homer Simpson ma con la stessa voracità, lei ha la personalità di Marge quando esce dalla scuola di polizia ma un corpo da Littizzetto e capelli rossi. Racconto la mia storia, scherzano un po', soprattutto lui, mi restituiscono i documenti, lui mi da una pacca sulla spalla, forte, lei mi stringe la mano e mi augura buon viaggio.
Non riesco mai a fidarmi di persone armate! Mi tocco e riparto. Continuo il mio zigzagare tra i corsi e la statale ma quando entro a San Vito Chietino un brivido scivola lungo le braccia e mi dirige verso il belvedere. Ovviamente. È la seconda volta che vengo qui in vespa, la prima quattro anni fa durante un viaggio di cui ho solo una foto che questa volta scatto nuovamente.
Poi è la volta di Pescara e poi ancora mare, spiaggia di ciottoli e pattuglia di vigili urbani che mi chiede di spostare la vespa, che una signora li ha chiamati perché è troppo vicina alla pista ciclabile e sono 220€.
Sfodero la mia storia e lui 22enne spiega a lei, che ha abitato a Galatina, che non è il caso di verbalizzare. Si chiacchiera un po' e poi anche loro mi augurano buona strada. Il tramonto non lo vedo che il sole va di là dalle colline ma lascia le mie braccia e gambe lampeggianti di rosso. È sera ed è statale, poi è notte e diventa Ancona, diventa una panchina a tre metri dall'acqua che diventa ninna nanna, chiudo gli occhi e sogno la strada verso lei.... anzi no, verso un letto.  www.duesullauno.wordpress.com

Disavventure e racconti dalla Daunia mentre Bologna si fa più vicina

Giovedì, 17 Luglio, 2014 - 00:06