Caro direttore, nata sotto una buona stella, l’iniziativa di dotare di giochi per disabili il parco della villa Fortunato Cesari, si ritrova nuovamente a confrontarsi con la maleducazione. I vandali hanno colpito ancora e questa volta l’hanno fatto a danno di quei piccoli cittadini galatinesi che avevano ritrovato la gioia di condividere insieme ai loro coetanei momenti di gioco.
Vito Lisi
Galatina designata a essere la città del gazebo? Credo proprio di sì, caro direttore, e le spiego anche perché: facendo una ricerca appropriata su alcuni album fotografici riguardanti la nostra città, secretati dalla CIA, oggi in mano a WikiLeaks, ho trovato due foto che danno valore alla mia tesi. Come si può notare sulle due immagini, sia in piazzetta Orsini sia in piazza San Pietro si scorgono ben definiti dei gazebi.
Carissimo direttore, finalmente Galatina ha la sua spiaggia attrezzata da variopinti ombrelloni, da differenti tipi di sedie sdraio, spiaggine, ecc. La prodigiosa acqua marina, apparsa su uno dei corsi più importanti della città, sicuramente attirerà tanti turisti, perché si riversa a ridosso delle antiche mura di Galatina. Della fatale magia gli unici a essere contenti sono i pedoni che finalmente transiteranno sulla bellissima spiaggia
Le orribili muraglie di legno, riempite di pietrisco, che qualcuno osa chiamare “ barriere anti-rumore “, assomiglianti a una catasta di cassette per la frutta, avvisano i primi cedimenti strutturali. Le assi di legno, che costituiscono la base portante della struttura, si stanno deteriorando con il tempo e lasciano cadere per il momento solo poche pietre. Costruite, al fine di ottemperare alle necessità di ordine acustico,
Caro direttore, la Cappella di San Paolo è chiusa. Dove andranno a pregare le devote e i fedeli di San Paolo? Facciamo un accorato appello al Parroco della Chiesa Madre affinché ripristini l’apertura della chiesetta ai galatinesi, ai salentini ed ai tanti turisti che ogni giorno vengono a visitarla. Nella storia di Galatina e del Salento è contenuta anche quella chiesetta.
Siamo a cavallo tra la passata seconda domenica d’avvento e la terza. Nulla di nuovo per la nostra fontana monumentale galatinese, tranne un paio di pali che sorreggono delle decorazioni natalizie piuttosto spigolose. Mai nella storia della nostra cittadina si è verificato che, chi amministra la cosa pubblica, avesse trascurato così la “ Lampada Senza Luce “. Rimarrà alla storia l’amministrazione
Gentile Direttore, dalle stelle alle stalle, anzi dietro alla stalla. Oscurato dall’insensibilità, il busto del nostro amato Pietro Cavoti, per tutto il periodo natalizio, sarà coperto dalla stalla del Presepio.
Gentile Vito, l'ignoto (a noi) autore del Presepe che si sta costruendo alla 'Staffa' non ha, certamente, mai visitato il Museo 'Pietro Cavoti'. Non è mai entrato in quelle due grandi sale piene zeppe
Domenica 30 novembre era la 'Prima d’Avvento'. Mancano quattro settimane a Natale. I cittadini galatinesi aspettano con pazienza di godersi i fiotti d’acqua che fregiano la “Lampada Senza Luce”. Caro direttore, da impegno preso verso la cittadinanza dall’assessore Coccioli, attendiamo con speranza di sciogliere quel nodo fatto al fazzoletto.
L’esTASI, per tutta l’estate 2014, ha reso avulsi dalle loro responsabilità per la cura verso la fontana monumentale del Martinez sia il sindaco Montagna che l’assessore Coccioli. Caro direttore, i cittadini galatinesi in questi giorni sono alle prese con la Tassa sui Servizi Indivisibili, mettendo mano al portafogli. Ormai il tempo della sTASI del fluido che bagnava la Pupa credo sia finito, ora
Una telefonata rompe il silenzio del mio studio, dall’altra parte del telefono portatile una voce amica mi avvisa che in via P.Siciliani sta succedendo qualcosa di insolito, mi invita a fare in fretta se voglio impressionare una foto del tutto particolare ed interessante. La cosa m’intriga, stacco la pila dal caricabatterie, la inserisco nella fotocamera, prendo le chiavi della macchina e dopo circa cinque minuti sono sul luogo del mistero.
Galatina, il 18 – 19 settembre 2014, ospiterà il convegno nazionale “Pietro e Cesira Siciliani: filosofia e letteratura nell’Ottocento”. Con rammarico noto che il monumento a Pietro Siciliani, situato vicino al palazzo della cultura, giace in uno stato di abbandono. Quale immagine daremo in quei due giorni a chi parteciperà al convegno?
Caro direttore, sta succedendo qualcosa d’insolito a Galatina, fra piazza Alighieri e il palazzo della cultura: da alcune settimane la lampada votiva del monumento dei caduti è spenta, rammento che quella lampada deve rimanere accesa H24. Spostandosi di un centinaio di metri, nei pressi della nuova entrata del palazzo della cultura, in particolare vicino alla “vecchia e inanimata vite “, si può notare come i lampioni posti sui gradini dell’atrio sono accesi H24.
Il piccolo putto ieri mattina era lì come sempre a osservare, fisso sulla colonna del portone centrale della Chiesa Madre. Guardava attentamente quello che succedeva nella piazza, nel “salotto buono della città di Galatina”. Era particolarmente agitato, teso a tal punto che quell’inquietudine gli diede, per qualche minuto, la forza e la possibilità di animarsi e librarsi liberamente sulla piazza.
Credeva che cambiando punto di vista si sarebbe rasserenato.
Caro direttore, l’orologio ha ripreso a scandire le sue ore, giusto il tempo per ammirare il muoversi delle sue lancette, per sistemare l’orario al mio orologio da polso che mi giunge notizia del cambio del senso di marcia di via Vittorio Emanuele, per i galatinesi “la strada dell’orologio”. Abituati ormai da anni a percorrere quella via, scendendo da Piazza San Pietro verso la Chiesa delle Anime Sante, noi cittadini di Galatina eravamo avvezzi a sollevare lo sguardo
L’orologio segna tragicamente la sua ora, incomprensibile è la lettura della disposizione delle sue lancette, è fermo per un vezzo umano, ignaro ai ragionamenti del tempo. Qualcuno ha deciso di fermarlo, senza avvertire un minimo di tremore, anzi di orrore per aver interrotto il suo battere le ore e lo scandire i minuti. Stanno cercando in qualche modo di azzerare l’istante per impossessarsi della struttura in cui è ospitato.
Le rondini garriscono nel cielo del tardo pomeriggio galatinese, le pietre che rivestono le strade del centro antico sono ancora roventi. Il calore che deriva dal basolato rende affannoso il respiro e il passo. L’eco del grido di liberazione della finta tarantata è ancora vicino, sono passate solo poche ore dalla fine della solennità del Santo guaritore. Le stradine, già colme, i giorni passati di festa, di voci, camminate, saltelli di bimbi gioiosi e piagnucolosi, oggi versano nella solitudine amara dell’abbandono.
Uno squillo di tromba araldica, 65 anni fa, annunciava l’avvio della prima edizione della Mostra Mercato di Galatina, ieri lo stesso squillo, ne ha annunciato la sua morte. Dopo 65 anni è venuta a mancare la “MOSTRA MERCATO” ovvero la Campionaria di Galatina. Ieri, 26 giugno 2014, al posto dell’inaugurazione si sono svolti i solenni funerali. Molte lacrime di coccodrillo sono state ieri versate presso i padiglioni di Gilda Coscia Lunga, già spazi espositivi della perduta Mostra Mercato.
Caro direttore, si persevera nell’incuria.
Caro Vito, lo sai che per la Festa di San Pietro non ci facciamo mancare nulla. (d.v.)