«Ascoltate ragazzi, penso che dovreste sapere la verità secondo me: questa missione non è mai stata designata al successo. Se fossero sinceri ce lo direbbero. Ci direbbero che con tutta la gente che muore, chissenefrega dell’arte. Ma sbagliano. Perché è per questo che noi combattiamo, per la nostra cultura, e per il nostro stile di vita.
Andrea Panico
L’inaugurazione, avvenuta il 6 luglio scorso, della mostra “Giovanni Carpignano. C’è un campus artistico visivo”, presso il Dipartimento di Beni Culturali (via Birago 64, Lecce) ha dato il via alla seconda edizione di “Sull’arte contemporanea: metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università”. La rassegna, dedicata alle arti visive, allestita nelle sedi dell’Università del Salento è ideata ed organizzata dalla
Caro Vito Lisi, approfittando dello spazio che galatina.it offre ai suoi lettori, cerco per quanto mi è possibile di rispondere agli interrogativi posti nella sua lettera. Le foto che corredano il suo testo, riportano una delle scene realizzate da Frater Ioseph a Gravina nel 1696 lungo il lato ovest del quadriportico del convento Santa Caterina D’Alessandria a Galatina.
Il 7 dicembre scorso è stata inaugurata a Lecce presso il MUSA, Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento, la mostra “Iside a Lecce. Nuove scoperte nella città romana”. L’esposizione curata da Francesco d’Andria, ruota intorno all’evocativa ricostruzione dell’Iseo di Lecce, realizzata grazie al contributo del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili di Puglia, Grande Oriente