Era scritto. Non le avrebbero mai perdonato di essere una donna, di scendere dall’aereo con un sorriso radioso, di non maledire l’Islam, il Paese che l’ha sottratta alla sua famiglia, di non pronunciare immediatamente parole compiacenti verso il Governo, di indossare il velo. Meglio triste, emaciata, di una sofferenza televisiva, sfacciata, evidente, purchè in un paio di jeans.
libione
Caro Dino, solo per inviarti questa testimonianza, incoraggiante e struggente allo stesso tempo. 25 novembre 2012 Primarie del centro-sinistra Place Flagey, Bruxelles. Seggio. Le foto (molto amatoriali, lo so) sono state scattate rispettivamente: alle ore 15:30, alle ore:17:00, alle ore 18:00, alle ore 18.45, temperatura costante di circa 2 gradi, vento gelido.
Sono stata a Marcinelle. Lontano dall'Italia, in un posto carico di promesse e povero di rimpianti, il viaggio somiglia un po' a un pellegrinaggio. Da Bruxelles alla miniera, la Bois du Cazier, a Charleroi. Nella culla dell'Italia che emigrava, sotto le spoglie dell'Italia che emigra. La passeggiata fra i padiglioni del gigante di ferro e cemento è troppo silenziosa; c'è solo il vento e c'è solo la pioggia.