Violenza in famiglia, un seminario delle donne medico
Acceso dibattito ieri mattina nella sala convegni dell’Ordine dei Medici di Lecce, dove la sezione leccese dell’associazione italiana donne medico (Aidm) ha organizzato, di concerto con il centro studi “Osservatorio Donna” dell’università del Salento, un seminario sulla Violenza familiare. Un fenomeno in crescita che coinvolge soprattutto le donne, ma anche bambini e anziani. Per conoscere meglio le dinamiche comportamentali e quindi per arginare il fenomeno è centrale la figura del medico di famiglia, che spesso incontra persone vittime di maltrattamenti e violenze sia fisiche, sia psicologiche. Violenze spesso tenute nascoste, ma che sono alla base di numerose patologie croniche.
«Un seminario perché vogliamo seminare l’interesse dei medici su questo argomento per le ricadute che ha sulla salute», spiega Luana Gualtieri (foto), presidente di Aidm, «Pensiamo di coinvolgere nei prossimi incontri anche i medici dei Pronto soccorso, dei Poliambulatori e i pediatri».
Nel corso dell’incontro non sono mancati momenti di accesa contrarietà espressa da alcuni medici uomini nei confronti di relatrici donne che hanno fatto risuonare, sostengono i maschetti di tutt’altro avviso, «il vecchio stereotipo della donna necessariamente vittima della violenza dell’uomo».
Oggi volutamente non si è parlato di medicina, ma di epidemiologia e del ruolo della donna storicamente vittima della violenza in casa. Ai partecipanti è stato distribuito un questionario per rilevare fenomeni di violenza di cui il medico è venuto a conoscenza nel suo ambulatorio.
Fra gli interventi anche quello dell’avvocato, che ha illustrato le procedure da seguire di fronte a un violento e gli obblighi e i limiti del medico. « L’Aidm ha voluto trattare questo argomento – conclude la presidente Gualtieri - per promuovere il lavoro delle donne medico, la formazione e la medicina di genere, dove la violenza rappresenta un aspetto molto importante. Abbiamo inoltre coinvolto l’Ordine dei medici perché l’Aidm ha sollecitato l’istituzione della Commissione Pari Opportunità che spero che venga approvata». La tematica sarà approfondita in incontri successivi e in relazione alle esigenze di ogni specifica categoria.
Tweet |