Un successo la presentazione di 'Cacciatori di mafiosi'. "Venga a passare quindici giorni anche con il sindaco di Galatina!" La provocazione da Montagna ad Andrea Galli

Come era prevedibile, la sala Contaldo del Palazzo della Cultura era gremita di gente, posti in piedi, per la presentazione del libro di Andrea Galli "Cacciatori di mafiosi". L'argomento è di scottante attualità, un'attualità che non conosce pausa: i cacciatori di latitanti sono sempre a lavoro. Dopo l'interessante introduzione della professoressa Tony Tundo, è intervenuto il sindaco dott. Cosimo Montagna il quale ha richiamato alla memoria dei presenti l'impostazione della propria campagna elettorale, improntata sull'urgenza di un ritorno alla legalità. Oltre ad un puntuale commento sul libro, il sindaco ha lanciato una proposta provocatoria all'autore, quella di affiancarlo per quindici giorni al governo della città di Galatina per toccare con mano il difficile percorso di chiunque voglia occuparsi di politica in modo trasparente.
Tra un intervento e l'altro, Fausto Romano si è fatto apprezzare per la lettura appassionata di alcuni passi tratti dal libro, brani che di volta in volta hanno fornito lo spunto per l'approfondimento successivo.
Nel suo primo intervento Galli ha sottolineato quanto sia stato difficile poter affiancare l'attività dei "cacciatori di mafiosi" per osservarne l'operato dall'interno, come sia stato estenuante seguire la loro attività anche solo per pochi giorni. Poi, dopo la lettura del passo "Il sacrificio", storia di una donna, nipote di un noto boss, morta suicida dopo aver collaborato con la giustizia, l'autore ha voluto sottolineare il grande ruolo delle donne, oggi più che mai, nella lotta alla mafia.
Il Procuratore emerito della Repubblica Nicola Magrone ha espresso il suo particolare apprezzamento per il lavoro di Galli: non il solito libro sulla mafia, ha affermato, ma un'analisi accurata di tecniche attuate per raggiungere lo scopo di stanare il latitante sottraendolo alla comunità che si stringe intorno a lui. Perché la presenza di un latitante eccellente nel territorio di origine è un'affermazione di potere assoluto che sfida lo Stato più di ogni altra cosa. Il territorio protegge il latitante e per questo il lavoro dei "cacciatori" diventa difficilissimo, tanto da costringere ad entrare in una zona grigia, in cui si è spinti a trattare, per raggiungere il risultato, anche a costo di rischiare di essere accusati di connivenza.
Il Procuratore aggiunto Antonio De Donno ha voluto confermare l'importanza dell'operato delle squadre speciali che si dedicano alla caccia dei latitanti, sottolineando il valore dei carabinieri, come dei poliziotti, che assumono stili di vita che portano ad una dedizione assoluta, correndo dei rischi che vengono poco riconosciuti. Quindi, ben vengano libri come quello di Galli che facciano emergere dall'ombra il lavoro quotidiano di persone che, lontane dal definirsi eroi, compiono il proprio dovere perché la giustizia prevalga sul crimine.
La serata si è conclusa tra calorosi applausi e ringraziamenti per tutti gli intervenuti ed in particolare per l'autore Andrea Galli che con piacere si è trattenuto con i lettori che hanno richiesto il suo autografo sulla copia di "Cacciatori di mafiosi" appena acquistata.

Domenica, 21 Ottobre, 2012 - 12:00