Un grazie ad Alessandro Zecca dai Volontari Ospedalieri del 'Santa Caterina Novella'

L'A.V.O. di Galatina ringrazia sentitamente e pubblicamente il Dott. Alessandro Zecca, già insigne primario dell' U.O.C. di Medicina Generale dell'Ospedale "Santa Caterina Novella" di Galatina.
Il pensiero per noi, nella  sua commovente lettera di ringraziamento, ci ha sorpreso ma non stupito. Infatti, noi Volontari ospedalieri, non ci siamo mai sentiti orfani del suo amorevole e comprensivo sguardo; nel suo reparto siamo sempre stati accolti, come a casa, per quanto esso sia uno dei reparti più impegnativi, poiché tutte le sofferenze umane,  quasi sempre, passano da lì. 
Ma  il  Dottor Zecca, per l' indole appassionata di cui è dotato, non ha mai fatto sentire "abbandonato da Dio e dagli uomini" nessun paziente, nessun operatore, nessun parente, nessun volontario. 
La comprensione della sofferenza dell'animo, più che fisica, l'ha dovuta imparare a sue spese, è vero, ma del suo sofferto percorso, ne ha beneficiato  chiunque  ha incontrato  sulla sua strada, professionale ed umana. 
Noi volontari, in lui, abbiamo sempre visto oltre, oltre il primario,  il medico e  l'uomo. Questo sguardo, è la deformazione propria di chi, come noi, cerca di accostarsi con delicatezza a chi sta affrontando la malattia. 
La sensibilità di riuscire a vedere oltre,  molto spesso, dobbiamo averla anche nei confronti  degli stessi operatori ospedalieri professionali, che, a volte, o per sovraccarico di lavoro o per indole personale, dimostrano distacco dal servizio volontario che quotidianamente l'AVO offre, nonostante questa sia una ONLUS a tutti gli effetti e nessun volontario o componente del direttivo percepisca alcun tipo di compenso e accetti alcun tipo di "offerta". (Chiedo scusa se approfitto dell'occasione per ricordarlo umilmente a tutti.)
Eppure, come il Dott. Zecca ha sempre detto ad alta voce ogni volta che ne ha avuto l'occasione, noi siamo quella parte di Umanità che negli Ospedali, cerca di dare rilievo ai "numeri" che invece sono NOMI, e dignità agli "ultimi letti dell'ultima corsia" che invece sono occupati da PERSONE. 
Grazie Dott. Alessandro Zecca: il nostro tentativo come volontari di seminare e coltivare la reciprocità, con lei, ma anche con moltissimi altri, ha avuto il suo effetto, nonostante il fatto che, per quanto tentiamo di umanizzare l'Ospedale, comunque, anche noi, siamo  e restiamo semplicemente umani, e, come tali, esposti all'errore.
Perciò, come il suo poetico invito chiede, proveremo ad essere "cespuglio", "sentiero" e magari "stella", e fare del suo ispiratore, Martin Luther King, anche il nostro, con un intenso "I have dream!" di misericordia.
GRAZIE di cuore, per avercelo detto.
 
Fabiola Spada, Presidente 
e tutti i Volontari AVO di Galatina.
 
 
Mercoledì, 19 Aprile, 2017 - 00:06