Un avvincente incontro tra scienza e giallo

"La teoria del vuoto". Divertimento ed erudizione nel nuovo romanzo di Marcello Costantini edito da Besa

Un tempo il romanzo di formazione era il racconto della parabola ascendente di un ragazzino verso l’età adulta, fino al raggiungimento della completa maturazione. Oggi questo genere letterario si è modificato e sta diventando qualcosa di più, qualcosa in cui tutti possono essere coinvolti, dai giovanissimi agli anziani. Tutti possono essere formati e c’è sempre tempo per farlo.
In questa non facile impresa si è buttato il nostro conterraneo (anche se a lui forse piacerebbe di più essere definito conterrOneo) Marcello Costantini, col suo nuovo romanzo La teoria del vuoto, edito da Besa.
In questo suo ultimo lavoro Costantini sembra porsi un quadruplice intento: farci divertire, avvolgerci con la suspence, farci interessare alla fisica e raccontarci delle pillole di storia contemporanea.
Il protagonista, infatti, è un uomo pieno di passioni e curiosità, attratto tanto dalla scienza, quanto dall’Umanesimo e sarà proprio questa sua innata voglia di indagare a portarlo sulla pista di un omicidio dalla intricata trama, che solo una mente brillante può dissezionare per portare alla luce i lati più oscuri, apparentemente persi nel vuoto.
Dopo Mediterroneo, il cardiologo-scrittore fa nuovamente centro e, se possibile, è ancora più incisivo. A differenza di più celebrati autori, per i quali il fattore economico ha preso il sopravvento sulla voglia di raccontare, si coglie in questo romanzo tutto il piacere della scrittura e del dialogo col lettore. La non eccessiva lunghezza, 140 pagine, rivela l’intento di Costantini di non infarcire la storia di riempitivi per allungare il brodo, ma al contrario il desiderio di appassionare.
Instillare nel lettore il germe della ricerca, oltre che del puro divertimento, è un compito difficile. Riuscire ad integrare argomenti da saggistica in un’opera di narrativa non è da tutti. Costantini ci riesce con una maestria di cui gli va reso merito.
Una buona lettura a tutti quelli che hanno voglia di immergersi in una bella storia, ma anche di imparare qualcosa di nuovo.

 

Martedì, 17 Gennaio, 2017 - 00:07

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