Un altro luogo, un altro modo

Elena De Pascalis

Insegnaci a sorridere. Tu, che non lo puoi fare più. Tu, che troverai il modo di farlo ancora. Da un'altra parte. Lontano. Vicino ai cuori di un'intera città, la tua Galatina, che ti ha salutata sotto le lacrime del cielo, ininterrotte, e che vuole che Elena da oggi non inizi a diventare ricordo, ma continui a essere impulso forte di coraggio.
E ce ne vuole ad affrontare la leucemia come hai fatto tu, come se la vita non ti avesse tolto speranza, anzi. A guardarti, pur non conoscendoti a fondo, sembrava che di speranza tu ne avessi così tanta da poterti permettere di donarne anche agli altri, dosi di serenità prese in prestito dai desideri, dai sogni, dalle preghiere.
Poi, nel silenzio dei tuoi pensieri, cara Elena, chissà quante volte i "perché" ti avranno martellato, chissà quante volte avrai cercato un colpevole. Eppure a immaginarti arrabbiata si fa fatica, ironica anche con la flebo al braccio. Non hai mai perso la tua bellezza, nemmeno con la stanchezza che le cure ti costringevano a sentire.
A 27 anni non si può morire. Eppure ecco a raccontarci dell'ennesimo addio assurdo, senza trovare una vera rassegnazione. Il tuo ha un sapore amaro. Al miracolo ci credevamo tutti, la tua famiglia, i tuoi amici. Tu, forse, più di tutti. Invece la pioggia non ha smesso di cadere sul vuoto che hai lasciato.
E se la tua non fosse poi davvero assenza? Se nel non esserci fossi diventata l'aria buona che dovremmo imparare a respirare? Fa male non vederti più, ma la tua lotta ha lasciato un solco troppo profondo. Un segno tangibile della nostra fragilità su questa Terra. Un monito dall'eco enorme a chi si lamenta della sfortuna, senza accorgersi della propria ricchezza. A chi sta immobile e attende senza sapere cosa. Tu non hai aspettato. Hai vissuto. Come chiunque abbia voglia di dare alla propria giovinezza la possibilità che merita. E alle parentesi di dolore non hai mai ceduto.
Neanche oggi, Elena. Non hai ceduto. Hai solo cambiato luogo. Hai solo trovato un altro modo per non far dimenticare il tuo sorriso.

Sabato, 30 Novembre, 2013 - 17:29