Tornate in chiesa dopo il restauro le 14 tele della Via Crucis dell'Addolorata

Domenica 10 dicembre si percepiva, nella chiesa dell'Addolorata, una grande gioia, per il Rettore, mons. Aldo Santoro, e per tutta l'Amministrazione del Pio Sodalizio, per essere riusciti a portare a compimento un altro bel progetto, quale il restauro delle quattordici tele della "Via Crucis".  Al termine della celebrazione eucaristica, mons. Aldo Santoro ha dato la parola alla dottoressa Alessandra Muci per illustrare, molto brevemente e in termini semplici, i lavori eseguiti per riportare ai colori e allo splendore di luce originali un insieme di opere che raffigurano, appunto, la Via della Croce.
Trattasi di dipinti ad olio su tela di autore sconosciuto, risalenti probabilmente verso la fine del secolo XVIII, inizio del XIX, oggetto di un precedente lavoro di restauro avvenuto grazie alla magnificenza della contessa Mongiò. L'intervento si è reso necessario a causa del cattivo stato in cui si trovavano, considerando che i telai sono stati attaccati da insetti che si nutrono del legno (xilofagi). Alcune tele presentavano addirittura degli strappi, ma tutte quante erano già allentate. 
Dalla relazione della restauratrice mi ha particolarmente colpito il paragrafo sulla pellicola pittorica, in cui evidenzia come "le figure sono realizzate con poche pennellate, spesso a corpo, in modo veloce e poco descrittivo, quasi fossero dei bozzetti di opere poi da sviluppare in grande". Tutti i quadri della "Via Crucis" avevano perso la lucentezza e la vivacità dei colori originali, anche a causa delle tecniche usate nel precedente intervento di restauro.
Tra le operazioni principali che sono state svolte merita menzione quella di pulitura del verso, effettuate meccanicamente attraverso l'uso di sostanze di tipo chimico-fisico adeguate al supporto tessile; la sutura dei tagli e delle lacerazioni presenti sul supporto tessile originale utilizzando fibre di tela simile all'originale, facendo uso di un idoneo adesivo termoplastico per fissare i lembi; il consolidamento degli strati pittorici utilizzando materiali di origine animale o sintetica; la rimozione di stuccature e ridipinture alterate. Tutto l'intervento è stato voluto dal Rettore e dall'Arciconfraternita, realizzato con l'autorizzazione della Soprintendenza alle Belle Arti e grazie alle offerte gentilmente devolute dai fedeli e dai turisti passanti.
Dopo aver ottenuto le dovute autorizzazioni, sarà la volta del restauro della statua lignea dell'Addolorata, posta nella nicchia dell'altare, di grande valore artistico, che assumerà la veste con i suoi colori originari, molto diversa dall'attuale. Coronerà il tutto la idonea ricollocazione della tela raffigurante "Il Crocifisso e il Longino", posta sotto lo sguardo compiaciuto e benedicente dell'Eterno Padre. Alla completa realizzazione di tutto questo, la chiesa apparirà per come è veramente: un piccolo, ma meraviglioso scrigno di tesori appartenenti all'intera comunità di Galatina. Alle amministrazioni del Pio Sodalizio che si susseguiranno il compito della gelosa custodia.

 

Lunedì, 18 Dicembre, 2017 - 00:07