Tonino, che sognava un mondo migliore

Un cappello, gli occhiali sulla punta del naso e via, pronti a salvare la Terra. Ha purtroppo lasciato a metà la sua opera Tonino Baldari, l'artista e attivista galatinese spentosi a 60 anni per un male che non gli ha fatto mai perdere il piglio della battaglia, pur costringendolo a letto nell'ultimo periodo.
Nato a Ginosa Marina, scultore, pittore figurativo, aveva scandito la propria quotidianità con i tempi della lotta in difesa della natura. Si era autoproclamato  "custode della quercia", portando all'attenzione di tutti il valore della vallonea sul colle San Sebastiano. Non ha mai smesso di dichiararsi contrario all'idea del megaparco. Importante il suo contributo contro la Centrale Biogas di Galatone.
Lo si incontrava facilmente all'Arci nel centro storico dove non perdeva occasione di far vedere dal suo portatile tutto quello che aveva fatto per proteggere il patrimonio ambientale del Salento, invogliando chiunque si accostasse a lui a non smettere di farsi sentire.
Oggi, alle 15:30, si celebreranno le sue esequie nella chiesa di San Biagio. Il cordoglio di tutta la città si è già fatto sentire a gran voce sui social.
Scrive Gino: "È morto Tonino Baldari, mio antico amico galatinese, artista originale e militante valoroso in difesa degli ulivi e di tutti gli altri alberi. Ci conoscevamo sin dai tempi del movimento studentesco e ci volevamo molto bene. Conserverò la preziosa scultura che anni fa mi regalò per sempre nel mio podere, e sarà presenza vigile a custodia delle mie piante"

Martedì, 1 Novembre, 2016 - 14:09