Il gruppo di ricerca del Dream in Pedagogia della Salute costituito da psicologi, sociologi e informatici dell’università del Salento ha illustrato ieri i fondamenti dell’Epigenetica, la nuova branca della Genetica che spiega l’espressione dei nostri geni. Ospite d’onore il professore Francesco Bottaccioli, presidente della Sipnei, la società italiana di psico-neuro-endocrino-immunologia, alla base dell’Epigenetica.
«Certamente conta il nostro genoma e quello che c‘è scritto nella sequenza delle nostre basi», ha spiegato il cattedratico romano, «Però conta anche come queste informazioni vengono espresse. E per farle esprimere al meglio – aggiunge - sappiamo che possiamo fare una serie di cose: dall’attività fisica all’alimentazione mediterranea, non infiammatoria, alla gestione dello stress. L’epigenetica – spiega il docente - ci fa vedere a livello cellulare come questi comportamenti salutari e positivi influenzano l’espresione dei nostri geni e quindi ci dà un ulteriore conferma dell’importanza di vedere l’essere umano nella sua interezza, corpo e mente. Solo così – conclude -  miglioreremo la nostra capacità di cura e la capacità di prevenire le malattie».
Nell’ateneo salentino ad occuparsi di Epigenetica è il gruppo del Dream di Pedagogia della Salute, guidato dal professore Salvatore Colazzo. « L’ipotesi di fondo su cui lavora la Pnei – spiega il docente salentino – è che ogni organismo sia il risultato di un complesso equilibrio che garantisce una più o meno efficace interazione con l’ambiente. Interazione che ha la capacità di modificare lo stato del sistema immunitario, endocrino e psichico . L’epigenetica si propone di intervenire sulla tradizionale concezione della malattia, vista non più come una disfunzione di un organo locale ma segno di un più complessivo equilibrio e stato di salute».