San Pietro può essere passato da Galatina. Sulla presenza di San Paolo nel Salento ci sono seri dubbi

I ringraziamenti del Parroco della Chiesa Madre a quanti si sono prodigati per la festa dei Santi Patroni

"A tutti coloro che hanno reso possibile, con impegno e costanza, sfidando anche la temperatura calda, attraversando la città per raccogliere fondi per onorare i Santi nostri patroni Pietro e Paolo nei giorni 28, 29 e 30 giugno. Per essere precisi, i festeggiamenti sono iniziati già il 19 giugno con la partecipazione, a turno, delle comunità parrocchiali della Città, delle Frazioni e della parrocchia di Giurdignano. Un grazie ai confratelli che hanno illustrato con appropriate catechesi la prima lettera cattolica di Pietro. Un grazie a tutti i fedeli, ai ministranti, ai cantori, agli organisti che con grande disponibilità hanno offerto le loro competenze per rendere amabile la Chiesa nella celebrazione liturgica. Ognuno secondo il proprio ordine, in quanto battezzato, membro dell’unica chiesa sostenuta dalla Parola e dal Pane Eucaristico.
Desidero porgere alla riflessione delle affermazioni che corrono in città sulla presenza di Pietro e Paolo come primi evangelizzatori della nostra comunità. Per San Pietro vi è una solida tradizione orale della sua presenza nel nostro territorio. Il discorso andrebbe approfondito con la puntualizzazione della “Via Petrina” che da Leuca porta a Roma.
Diverso discorso per San Paolo. Non è stato mai a Galatina, il viaggio dell’Apostolo delle genti da Gerusalemme a Roma è descritto ampiamente negli Atti degli Apostoli. È inutile insistere su dati di pura fantasia o devozionismo, portati avanti da rievocazioni di “riti” (sic) delle tarante.
Andrebbe approfondito anche lo studio sull’Apostolo Paolo attraverso la lettura delle sue lettere e degli Atti degli Apostoli".

(Per gentile concessione di 'San Pietro', il settimanale della Chiesa Madre, del 2 luglio 2017)

Lunedì, 3 Luglio, 2017 - 00:07

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