Qualcosa non va nello scoppio del petardo, 40enne perde la mano sinistra
Se la festa si sporca di sangue, la tragedia sconvolge in un attimo il futuro. A.L., 40 anni, originario di Nardò, ma abitante a Collemeto, nella serata di sabato ha perso la mano sinistra in seguito all'esplosione di un petardo, mentre era con la sua famiglia nella campagna di suo suocero, signore molto conosciuto in paese.
Il fatto è accaduto intorno alle 21:15. Si erano ritrovati tutti, come da tradizione, sul terreno con casetta in zona Masseria La Fica, per accendere un falò con i resti della potatura dei vigneti e festeggiare insieme in onore di S. Antonio Abate.
Dopo aver dato fuoco alla pira, sono entrati in casa per la cena tutti tranne il 40enne che è rimasto fuori per accendere il petardo, forse ancora una volta in segno di omaggio al santo. Qualcosa non è andato come avrebbe dovuto e il botto è avvenuto troppo presto. La mano è andata in brandelli. Immediatamente è stato allertato il 118 che con l'ambulanza ha trasportato l'uomo al "V. Fazzi" di Lecce. I medici lì non hanno potuto fare altro che amputare.
Amareggiato l'intero paese. "Un bravissimo ragazzo, un grande lavoratore - dicono a Collemeto - si dedicava alla terra. Ora gli si rivoluzionerà la vita".
La giornata di sabato era iniziata già negativamente per la famiglia. Infatti nel pomeriggio il cognato era rimasto coinvolto in un incidente stradale, fortunatamente non grave. Il 40enne era stato sul luogo dello scontro almeno fino alle 20 per rendersi utile, ignaro di quello che sarebbe purtroppo accaduto poco dopo.
Gli agenti del Commissariato di Galatina saranno impegnati con i rilievi per comprendere cosa possa essere andato storto.
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