"Provocatorio, ellittico, imperfetto quanto basta per essere profondo ed originale"
Quanto grande può essere il sogno di un bambino che da grande vuol fare del cinema? Quanto grande può essere la soddisfazione di vivere la realizzazione del sogno, quello di vedere il proprio film proiettato nel Cinema-teatro della propria città? Eccolo il nostro Fausto, sul palcoscenico, il luogo che più si confà alla sua natura: lui è nato attore, ce l’ha nel DNA il cinema. Finalmente a Galatina al teatro Tartaro, la proiezione del cortometraggio “Cratta”, opera realizzata da “FAUST cinema-teatro-scrittura”, pluripremiata, nei mesi scorsi, sia per la regia che per la musica.
La sala gremita di gente, il saluto del Sindaco Cosimo Montagna, le belle parole dell’Assessore alla Cultura Daniela Vantaggiato, e poi lo spettacolo, la musica dei “Doremi Brass Band”, l’improvvisazione di Fausto Romano felice ed emozionato nel presentare la sua opera e il cast ricco di artisti, alcuni già noti al pubblico, altri meno ma tutti straordinari come Giulia Carpaneto, attrice protagonista, o Francesco Di Pierro, direttore della fotografia.
E parte il primo fotogramma di questo corto, che ha il pregio di condensare in meno di mezz’ora tutto un mondo, tra il comico ed il grottesco, racchiuso in un piccolo paese di provincia dove Paolino, il protagonista interpretato da Fausto, cerca affannosamente un contributo per la festa patronale dedicata alla Madonna. La vicenda si svolge tra la chiesa e il bar dove ci si accanisce nel tentativo di vincere al gioco, trascurando le continue richieste di Paolino. Il rammarico del parroco, così ben interpretato da Cosimo Lupo, porta Paolino ad escogitare i metodi più assurdi per racimolare i soldi necessari alla festa. La processione riserva la sorpresa più inaspettata.
Gli applausi entusiasti del pubblico sottolineano l’apprezzamento sincero per l’opera davvero originale di Fausto Romano che, dopo la pubblicazione del libro “Grazie per aver viaggiato con noi”, ci stupisce ora con questo corto “Cratta” definito da Lando Buzzanca, presidente della giuria del “400corti Film Fest di Palestrina, “…provocatorio, ellittico, imperfetto quanto basta per essere profondo ed originale…”.
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