Prelievo di fegato e reni a Casarano

Aumentano a Galatina le donazioni di rene da vivente

Il prelievo di fegato e reni è stato portato a termine all’alba di ieri su una paziente di 75 anni ricoverata al “Francesco Ferrari” per un’emorragia cerebrale. Nel pomeriggio di ieri, grazie al gesto di solidarietà espresso dai familiari, è stata avviata la procedura per l’accertamento di morte cerebrale e a mezzanotte, terminata la valutazione di idoneità degli organi, le equipes chirurgiche hanno proceduto con le operazioni di prelievo.
La paziente era stata portata nel reparto di Rianimazione del “Ferrari”, diretto da Franco Mosticchio.
 Gli organi, fegato e reni, sono stati prelevati da due equipe provenienti dal Policlinico di Bari e dal “Vito Fazzi” di Lecce. Con molta probabilità verranno trapiantati al Policlinico di Bari, a pazienti in lista di attesa regionale. Le operazioni di prelievo multiorgano sono state seguite dal coordinatore locale per la donazione di organi di Casarano, Giancarlo Negro.
«Ancora una volta - dice il direttore generale Silvana Melli- la solidarietà è testimone che la perdita di una persona cara può donare speranza di vita ad altre persone. Esprimiamo vicinanza e cordoglio ai parenti. Il buon esito del percorso – aggiunge - è da ascrivere al collaudato e ottimale coordinamento e funzionamento dei servizi e dei reparti del presidio ospedaliero di Casarano. A tutti gli operatori coinvolti va un ringraziamento».
La diffusione della cultura della donazione, ha spiegato nei giorni scorsi la manager Asl,  va avanti nella scuola secondaria, con incontri mirati a dipanare la delicata questione della differenza tra coma e morte cerebrale, grazie all’ausilio di rianimatori e di video forniti dal “Centro nazionale trapianti”.
E sempre in tema di donazioni e prelievi, un altro importante tassello dell’attività trapiantologica salentina è nella Nefrologia e dialisi dell’ospedale di Galatina, diretta da Marcello Napoli, dove sono aumentate le donazioni di rene da vivente.
«E’ un importante alternativa alla dialisi cronica e al trapianto da donatore cadavere – ha concluso Melli - Portare a termine un trapianto da vivente equivale a emettere una sorta di certificato di qualità sia del ricevente sia soprattutto del donatore».

 

 

Venerdì, 1 Aprile, 2016 - 00:06