Non siamo vivi

Siamo già morti, almeno una volta. Tutti noi siamo già finiti faccia a faccia con il buio del non ritorno, almeno una volta.
Crediamo di essere vivi, invece siamo dei risorti. E spesso non ci accorgiamo di quanto valore abbia questa rinascita. Non possiamo rimanere in attesa di una nuova morte, che pure verrà in questo labirinto di gioie e dolori che è lo stare sulla Terra. Abbiamo il dovere di fare della nostra resurrezione vera luce per chi non può uscire dalle sue tenebre.
Non sia inutile la discesa agli inferi della malattia, della separazione, del lutto, della delusione e la risalita verso quello spiraglio a cui siamo stati capaci di aggrapparci.
Non sia soddisfazione di un momento, ma consapevolezza della meraviglia che gli uomini e le donne possono essere, fiori recisi che trovano germoglio anche in una radice secca.
Credere in un Figlio che beve da un calice di fiele pur di salvare, amando, quel mondo che non lo riconosce, ci obbliga all'umiltà di un cuore che non basta a sè.
Ciò che ci succede quotidianamente deve essere stimolo e insegnamento per un'anima che va donata. Come Egli ha fatto, come noi possiamo fare.
Che sfida di generosità la Pasqua!

AUGURI!

Domenica, 21 Aprile, 2019 - 00:10