"Noi galatinesi dobbiamo essere all'altezza dei nostri avi"

Caro Dino, t'invio questa mail per condividere con te, e se lo riterrai opportuno con i nosti concittadini, un'emozione. Nei giorni 19-21 novembre 2013 si è tenuta, a Napoli, la nona Conferenza Mondiale dell'UNESCO sui temi "BIOETHICS, MEDICAL ETHICS & HEALTH LAW" e la Sezione di Medicina Legale - centro interdipartimentale di vittimologia- di Ferrara (direttore: prof. F.M. Avato), di cui io, in qualità di medico in formazione in medicina legale, faccio parte, è stata invitata ad argomentare circa l'immigrazione, le "diversità", la violenza.
Prima grande emozione è stata quella di essere scelto quale relatore del tema "violenza" ed, in particolare, sulle donne. Il lavoro di ricerca è stato duro, riassumere nei 15 minuti del mio intervento un argomento così ampio, di fronte a illustri professori provenienti da tutto il mondo, ha richiesto lo studio, anche particolareggiato, della Letteratura italiana, europea e mondiale. In quei giorni di grande stress, tra la paura di una figura barbina e la necessità di non ricadere nella "banalità" della cronaca leggera, ho eletto a mio consigliere Gioacchino Toma, nostro illustre concittadino. Galatinese come lui, orfano di "passato", artista, con carattere fermo e deciso contro ogni forma di violenza, in quel di Napoli, di fronte al mondo, il mio/nostro avo ha diretto il mio intelletto.
Giovedì 21 novembre, all'ombra di Castel dell'Ovo, davanti ad una platea composta da africani, asiatici, americani, europei, ho esposto, per la prima volta, la mia "opera". I 15 minuti concessi sono scivolati via in un batter d'occhio. Il sudore gelido che mi aveva accompagnato prima dell'intervento s'era trasformato in un brivido ed un'emozione che mi stringeva il cuore. Ho concluso l'intervento con l'immagine di "Luisa Sanfelice in carcere" e tornando al mio posto le mie orecchie non hanno sentito l'applauso della platea e i complimenti del mio direttore... peccato!
Ieri, dopo circa 20 giorni, ho ricevuto una mail in cui mi si propone l'invio per l'eventuale pubblicazione su una prestigiosa rivista internazionale dell'elaborato presentato al Convegno di Napoli. Cosa ho imparato? La nostra storia ed i nostri avi ci impongono di esser bravi e di farci onore nella Città, nella Regione, in Italia, in Europa, nel Mondo.
Che penso? Sono un GALATINESE felice.

Sabato, 14 Dicembre, 2013 - 00:07

Galleria