Lo scatto del sì

Mostra fotografica. Venerdì 10 Giugno, ore 18:00, Palazzo della Cultura. “Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato”. (Ansel Adams)
Fotografare significa letteralmente: scrivere con la luce. La fotografia è un'arte e come tutte le forme d’arte va studiata, capita e soprattutto praticata. Le regole, in un ambito creativo, esistono per essere conosciute, e spesso per non per essere rispettate. Le nozioni vanno acquisite, digerite, e direi quasi dimenticate, infatti se sono state assimilate continueranno a lavorare dentro di noi.” Con questa premessa la prof.ssa Sara De Carlo, docente di Storia dell’arte, ha dato inizio al suo progetto laboratoriale di fotografia presso il Liceo “Vallone” di Galatina.
“Il corso ha avuto l’obiettivo di fornire gli spunti per iniziare a “vedere” con occhio fotografico, cercando di capire i differenti significati che una fotografia può assumere; di fornire conoscenze tecniche sui diversi approcci fotografici, sull’uso degli obiettivi e delle loro caratteristiche espressive”.
L’esperienza didattica si è arricchita grazie alla collaborazione di due fotografi professionisti, Piernicola Mele, esperto di fotografia di matrimonio, e Carlo Bevilacqua che ha curato un intervento specifico sulla landscape e cityscape.
Dalla passione al lavoro, dall’hobby allo studio di tecniche specifiche, dalla teoria al compito di realtà; e quale occasione migliore a fine corso se non sperimentare l’organizzazione e la realizzazione di un finto matrimonio e del relativo  book fotografico? E quindi al via con gli entusiasmanti preparativi che hanno visto il coinvolgimento di genitori (per gli abiti, il trucco, la location-villa privata gentilmente concessa), docenti e studenti.
Studenti-fotografi, studenti-truccatori, studenti-attori, studenti protagonisti di un percorso che li ha visti guardare il mondo attraverso un obiettivo e innamorarsene incontrando se stessi.
A volte ci sono immagini la cui struttura compositiva, la cui ricchezza, il cui vigore irradia a tal punto da essere un’intera narrazione (Henri Cartier Bresson). Accadrà anche a voi, osservando.

 

Giovedì, 9 Giugno, 2016 - 00:06