8000 salentini sono affetti da epilessia
All’epilessia si lavora insieme. Si discutono casi clinici con difficoltà di inquadramento diagnostico e terapeutico. Il congresso della sezione pugliese della Lice la lega italiana contro l’epilessia che si è tenuto venerdì scorso presso il Rettorato, ha affrontato questi temi. Al centro il “metodo” da utilizzare nella comune pratica clinica. Dal dubbio elettro-clinico, (forma generalizzata o focale?) alle novità dei rapporti fra epilessia e alimentazione, fino all’interazione con la cannabis.
«In Italia una persona su 100 è colpita da una forma di epilessia – spiega Paolo Tinuper (foto), professore all’Istituto di Scienze neurologiche all’università di Bologna – Forme benigne ma anche maligne che portano a una qualità di vita molto povera, a un handicap psicofisico importante, a crisi e ospedalizzazioni ripetute, a traumi cranici, a vita disagiata e anche alla morte».
Il prof. Tinuper assicura che un terzo delle persone colpite da epilessia guarisce sempre. Un altro terzo migliora ma deve continuare a fare terapie e un terzo, infine, sarà sempre farmacoresistente.
Progressi della medicina ben lontani dai «prodigi» terapeutici del tardo medioevo, quando a Otranto venne ritrovato l’unico cranio, su 813 martiri, crivellato da 16 fori. Qualcuno, su indicazioni terapeutiche molto diffuse e riportate da Paracelso, aveva prelevato dal cranio del martire “farina di ossa” per curare l’epilessia.
Si stima che in provincia di Lecce le persone affette da epilessia siano circa 6.500 – 8.000. Diffuse a macchia di leopardo da Campi Salentina a Gagliano del Capo. Un esercito di “epilettici” che però non risulta arruolato nelle cartelle sanitarie.
«Non è detto che qui abbiamo veramente un’incidenza pari alla media in Italia – spiega il dottore Angelo Massagli, responsabile della Neuropsichiatria infantile della Asl di Lecce – Ma è anche vero che non tutti i casi si diagnosticano bene».
Per seguire le situazioni, anche le più complesse, nella nostra Asl esistono due centri di riferimento dove effettuare l’elettroencefalografia (l’esame principale per la diagnosi): uno a Scorrano e uno a Lecce presso la sede della direzione.
Recentemente il dottor Massagli e il suo staff, su sollecitazione della Regione che ha attivato i servizi per gestire l’autismo, ha censito le varie situazioni dell’epilessia nell’età evolutiva.
«Da noi i casi di bambini colpiti da epilessia – riferisce il neuropsichiatra – sono poche centinaia. Potrebbe essere anche un valore sottostimato – aggiunge – Abbiamo in carico circa 5mila bambini con qualche disturbo della sfera psichica, ma l’epilessia è presente solo in qualche centinaio di casi».
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