Sarebbe bastato qualche 'clic'
Gentile Direttore, ho letto la missiva pubblicata ieri su “Galatina.it”, in risposta ad una mia lettera da Lei giornalisticamente intitolata: “La lunga storia di una multa che non c’era”. Lungi dallo scrivente voler innescare ed intraprendere inutili confronti, ma la riflessione “c’è un tempo per tacere e un tempo per parlare” citata nella predetta nota, è quanto mai calzante in questo caso. Dico questo rafforzato da quanto già affermato nella mia del 28 luglio scorso, sopra citata.
Sorvolo e non entro nel merito sulla corretta o meno procedura per proporre un ricorso avverso un verbale per infrazione al C.d.S. (lascio tale disquisizione alle persone molto più brillanti e preparate del sottoscritto), ma considerato che dopo l’11 giugno 2012 il Comune di Galatina usufruisce del sistema informatico “SANA”, stando a quanto esplicitato dall’autore del summenzionato scritto, perché prima di iscrivere, nel 2014, a ruolo per la riscossione forzata di quanto sentenziato nel verbale in argomento, non si è proceduto ad “interrogare” siffatta procedura informatica (come ho fatto io precedentemente all’invio all’Ufficio dei Vigili Urbani della richiesta di discarico della cartella esattoriale in parola), per avere cognizione della situazione? Si sarebbe risparmiato tempo ed aggravio di spese per la notifica. Eppure per compiere detta azione occorreva avere elementari conoscenze informatiche ed effettuare qualche “clic”.
Direttore, non Le sembra corretto, professionale e oltremodo efficiente, che ad una espressa istanza formale avanzata da un cittadino alla P.A., a cui dovrebbe far seguito una risposta, lo stesso cittadino dovrebbe essere il primo o quantomeno uno dei primi a riceverla, soprattutto se ad essa siano legati e contingentati tempi per un eventuale ricorso, come nel caso specifico? Non ho mai ricevuto al riguardo alcuna comunicazione da parte dell’Ufficio Amministrativo dei Vigili Urbani di Galatina, né nei primissimi giorni successivi al 20 maggio 2015, né in seguito.
Pertanto, atteso che il termine per poter impugnare la cartella esattoriale notificatami scadeva, se non erro, il 29 maggio 2015, sono stato costretto a rivolgermi ad un legale ed impugnare il predetto documento, pena l’ingiusto pagamento, così come evidenziato negli atti, della somma iscritta a ruolo.
Se poi a qualcuno possa far dormire sonni tranquilli la conclusione alla quale è addivenuto il Giudice di Pace che ha accolto il ricorso del proponente ma ha compensato le spese, da buon cristiano mi rallegro; parimenti, da cittadino non posso esserlo visto il comportamento tenuto, nel caso de quo, dall’Ufficio pubblicoin questione.
Direttore, nel complimentarmi con Lei per il servizio che “Galatina.it” rende alla cittadinanza galatinese e non, La saluto cordialmente citando una frase di John J. McCloy: “L’umiltà porta alla forza e non alla debolezza. Ammettere i propri errori e chiedere scusa è la forma più alta di rispetto verso se stessi”.
Gentile Antonio, La ringrazio e ricambio i suoi saluti. (d.v.)
L'improponibile ricorso verso la multa che 'forse' non c'era
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