“Cuore e sport. Io gioco (al) sicuro”
Si è tenuto nel pomeriggio di venerdì presso l’Hotel “Leone di Messapia” l’incontro-convegno organizzato dall’associazione Assocuore di Lecce, dal titolo “Cuore e sport. Io gioco (al) sicuro”. L’associazione, come spiega il suo presidente, il cardiochirurgo Domenico Rocco, è nata per fare prevenzione delle malattie cardiovascolari. E il mini convegno di venerdì si proponeva «di fare chiarezza sui problemi connessi al cuore – ha spiegato il dottore Rocco – sulla correttezza delle procedure, oltre che sulle responsabilità nelle attività sportive ai vari livelli». All’incontro hanno partecipato numerosi responsabili di società sportive, tecnici, preparatori e atleti.
Fra gli ospiti anche il delegato provinciale del Coni, dottor Antonio Pascali, al quale è stato donato un defibrillatore che verrà messo a disposizione della pista di atletica gestita dal comune di Lecce, «che presenta numerose carenze sul piano organizzativo – ha ricordato Pascali – E’ abbandonata a se stessa e se qualcuno dei numerosi frequentatori si sente male, nascono i problemi».
Molto attuali le relazioni degli intervenuti. L’avvocato Nicola Elia ha illustrato i risvolti del decreto Balduzzi e le responsabilità a carico delle società e dei soccorritori. Il dottore Peppino Palaia ha affrontato lo spinoso problema degli “atleti della domenica”, che fanno sport senza controllare la frequenza cardiaca. Il dottore Antonio Montinaro, primario di Emodinamica al “Vito Fazzi”, ha allertato sull’interazione fra sport, cuore e droghe.
Il presidente di Assocuore ha in cantiere altre iniziative per sensibilizzare i cittadini su questi problemi socio-sanitari. «Organizzeremo “la giornata della pressione” – ha anticipato Rocco - e un’altra dedicata all’apprendimento delle tecniche del massaggio cardiovascolare, in modo che tutti possano imparare i rudimenti della rianimazione».
Anche il Coni non è stato a guardare. «Abbiamo interessato in particolare l’Ordine dei medici e coinvolto i medici di famiglia che sono fondamentali per la prevenzione e la sensibilizzazione delle famiglie – spiega Antonio Pascali – Ma deve essere un discorso corale: nella scuola, nello sport organizzato e in tutti gli organismi che hanno a che fare con la formazione del cittadino».
L’obiettivo emerso dal convegno è quello di acquisire “corretti stili di vita”. Non solo quindi medicina preventiva a monte, ma anche dieta, giusta alimentazione dei bambini e degli adulti. «Una cultura insomma del buon vivere – ha concluso il presidente del Coni - che noi abbiamo come patrimonio indisponibile, come dieta mediterranea e che troppo spesso ci dimentichiamo di avere».
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