Violenza sulle donne, solo la dura lotta femminile può batterla
"Davanti alla ferocia delle bestie, arrendersi o lottare?" si chiede la brava Valentina Chittano nel mensile "in Dialogo" n°4 Aprile 2015 - Parrocchia San Sebastiano - Galatina. La sua cronaca - denuncia di un fatto esacrabile di violenza sulle donne finisce con la tentazione del peccato dell'ira e di ciò chiede perdono a Dio. Di fronte a questa realtà è sufficiente arrabbiarsi, commuoversi, esclamare: oh Dio!, esprimere solidarietà al debole sopraffatto con marce, processioni con ceri accesi, come spesso si fa? Tutte cose apprezzabili, ma di fatto costituiscono una gabbia nella quale si rimane soddisfatti ma prigionieri.
Il bell'articolo non mette solo in evidenza la generica sopraffazione, la violenza sul più debole, ma la considerazione dell'essere donna. La violenza descritta nell'articolo è permessa perchè normative la consentono o la facilitano fino a quando una forza superiore non impone il cambiamento; questa forza è l'emancipazione femminile che si conquista non con le giaculatorie, le novene, gli incontri spirituali; tutte pratiche lodevoli che rafforzano la spiritualità e il carattere personale ma che debbono essere declinate in lotte, azioni attive e fattive.
Anche nella nostra società quanta violenza, discriminazione subiscono molte donne tra le pareti domestiche, sui luoghi di lavoro? Perfino discriminazione salariale, malgrado le leggi la vietino. Se il mondo occidentale ha raggiunto l'attuale livello di libertà e democrazia è stato grazie anche e soprattutto a causa dell'emancipazione femminile.
Il 25 Aprile si festeggia la Resistenza, è emblematico come il revisionismo storico relega la partecipazione delle donne in massima parte come staffetta. Il terrorismo islamico fregiandosi indegnamente dell'Islam colpisce principalmente i Cristiani e le donne perchè si dimostrano fattori fondamentali per la liberazione del popolo Arabo dalle dittature, dall'oppressione dei clan che si vedono minare i propri privilegi.
La forza rivoluzionaria del messaggio evangelico, non necessariamente mediato dalle Chiese, è autentico terrore per lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Ritengo che l'articolo di Valentina provochi in tutti soprattutto nei credenti una profonda riflessione sull'impegno profuso a favore dei più deboli.
Gentile Franco, vado oltre i complimenti che ha voluto rivolgermi, che mi lusingano e per i quali la ringrazio, per approfittare dell'occasione che ci concede di soffermarci ancora una volta sulla ferita troppo profonda che continuano a scavare follie che vogliono far passare come normalità. Ci sarebbe da parlare a lungo, ma il rischio di perdersi nelle parole e nella pietà é grande. É il momento dei fatti, a partire proprio da chi predica sul diritto alla libertà e alla pace e rimane spettatore ben nascosto dietro ai tanti "non é colpa mia, le cose non cambieranno mai.." ecc ecc.
Ancora grazie. Valentina Chittano
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