"Per poterlo riusare basta far revisionare il letto da un fabbro"
Caro Dino, in merito alla risposta del collega Cosimo Esposito "... ho potuto apprendere che le norme attualmente in vigore non consentono di 'ritirare' e riutilizzare i presidi sanitari (letti, sedie a rotelle, trepiedi, etc.) assegnati ai pazienti. Il problema è di tipo medico-legale...." vorrei specificare che il "Trattato di medicina legale e scienze affini" G. Giusti, Cedam Editore, non riporta, in alcuna sezione, quale problematica medico-legale il letto già utilizzato da un altro paziente.
Il letto, la seggetta ed il "trepiedi", in particolare, non sono dei presidi medico-chiurgici come, al contrario, possono essere la protesi ortopedica, un catetere (venoso, vescicale, etc...), un pacemaker. Dunque, mentre per quest'ultimi si potrebbe ipotizzare un eventuale problematica di natura medico-legale ad es. per un mal funzionamento o per un'infezione, per i primi è sufficiente la revisione di un tecnico, laureato (ingegnere) e non (falegname, saldatore, meccanico), per la verifica ed il ripristino delle eventuali alterazioni.
In questo tempo di "spending review", il riciclo di ogni singolo "trepiedi", letto o seggetta permetterebbe un notevole risparmio alle già malandate casse della Sanità...
In ultimo, giacerei volentieri su un materasso di paglia sapendo di avere un medico bravo e che si prende cura di me, piuttosto che su di un letto nuovo ma senza il curante. Ne convenite?
Saluti.
Caro Salvatore, le tue attente osservazioni richiedono una risposta dai responsabili della Asl di Lecce. La attendiamo. Ricambio i tuoi saluti. (d.v.)
Chi 'certifica' i letti usati in ospedale?
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