"Si è agito con l'idea di fare la cosa più giusta. Il prossimo anno inizieremo a parlarne per tempo"
"Abbiate fiducia in me. Ho pensato io ai vostri figli. Tutta l'Amministrazione lo ha fatto, ma se qualche difficoltà dovesse ricadere sui ragazzi, vi chiedo scusa fin da ora. Le intenzioni sono state delle migliori". Daniela Vantaggiato, assessore all'istruzione per il Comune di Galatina, si è presentata alla conferenza stampa di ieri mattina con la consapevolezza del ruolo delle istituzioni e dei doveri a cui si è chiamati, ma soprattutto si è voluta presentare con la sensibilità di chi conosce la scuola, conosce la famiglia e sa che al primo posto ci sono gli alunni. Devono esserci loro. Sa che nella decisione, di cui si è accollata gran parte delle responsabilità, di ritornare a dividere la scuola media di primo grado di Galatina in due scuole distinte (che verranno assegnate una al Polo 1 e una al Polo 3) qualcuno rimarrà scontento.
Molti genitori lo hanno dimostrato anche ieri, in particolare con le parole di Stefania Colazzo, rappresentante del consiglio d'istituto per il Polo 2: "La premessa è stata quella di entrare nel merito del concetto di "polo comprensivo", ma a noi non sembra che ci sia stata questa ratio nel prendere certe direzioni. Si è pensato davvero ai ragazzi? Le tre quinte di quest'anno si ritroveranno il prossimo anno a non sapere dove andare. A Noha? In via Spoleto? Il Polo 2, in base alla territorialità, è destinato a sparire. La nostra proposta di avere delle classi di scuola media anche su Galatina sarebbe stata da valutare con maggiore serenità e tempo".
Tempo, senza dubbio. Tutti d'accordo. Anche il consigliere d'opposizione delle liste civiche Marcello Amante che, fin da subito, si era fatto portavoce dei tanti disagi: "Ringrazio l'assessore Vantaggiato per la disponibilità a questo scambio di idee. Ammettere il limite temporale dell'operazione mi sembra però d'obbligo. E forse la cosa migliore, davanti alle pressioni della Provincia sul dimensionamento della rete scolastica, sarebbe stata non decidere perché a mio avviso c'è il rischio di non dare stabilità al piano di riordino".
L'assessore, nel rassicurare le famiglie almeno sulla continuità di docenza che le classi avranno anche l'anno prossimo, ha concluso con la promessa di un impegno affinché il prossimo anno si inizi a discutere con largo anticipo su queste problematiche.
Tweet |