Coronavirus, usare la razionalità è diventata la vera emergenza

I sanitari fanno appello affinché si rispettino le direttive per affrontare al meglio questo periodo di crisi legata al covid 19. Stop a ricoveri e visite ambulatoriali non urgenti.

Quasi un assalto, come per un'oasi in mezzo al deserto. Ma il Pronto Soccorso non può e non deve essere luogo del rifugio a cui la paura ci spinge per la nostra incapacità di controllarne l'istinto.
L'ospedale di Galatina si sta attrezzando per gestire un eventuale aumento dei casi di contagio da coronavirus, ma per farlo non può avere i suoi spazi di triage e di emergenza affollati da chi ha sintomi sospetti e corre a farsi sottoporre al tampone.
Si stanno allestendo altri possibili posti di degenza, ma nell'attesa dei risultati dei test, le zone di isolamento non sono semplici da predisporre e il Pronto Soccorso va in sofferenza, così come gli altri reparti.
Dai punti nevralgici in cui in questi giorni, 24 ore su 24, si lavora senza sosta per garantire un servizio ottimale per la popolazione, si chiede pertanto di non prendere alla leggera quando il Governo, la Regione e il Sindaco continuano a ripetere a tutti per non arrivare a un collasso della macchina operativa.
Chiunque abbia dei sospetti sulla propria salute e abbia necessità di segnalare qualcosa in tal senso, non si deve presentare direttamente al Pronto Soccorso o in ospedale, ma contattare i numeri più volte trasmessi:
800 713931 - Numero Verde per qualsiasi informazione
1500 - Numero di pubblica utilità, attivato per informazioni di carattere generale sul covi 19
112 - per emergenza
il proprio medico curante - per segnalare il proprio rientro da zone con focolai e se si hanno sintomi respiratori.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inoltre reso pubblica un'ordinanza importante:

"Tutti gli individui che hanno fatto ingresso in Puglia con decorrenza dalla data del 7/03/2020, provenienti dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, per rientrare e soggiornare nel proprio domicilio, abitazione o residenza, hanno l'obbligo:
- di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera
scelta o all'operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;
- di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni;
- di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
- di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza;
- in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il
pediatra di libera scelta o l'operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.
La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza, comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge (art. 650 c.p., se il fatto non costituisce più grave reato)".

Siamo chiamati ad atti di coraggio, pazienza e soprattutto buonsenso. Il rischio che si corre è quello di rendere vano ogni tentativo di contenimento fatto fino a questo momento.
Non c'è da avere paura, ma non possiamo neanche sottovalutare il problema. Lo dobbiamo alle persone a cui vogliamo bene, al nostro prossimo in generale. E a noi stessi.

 ORE 17:31
Il presidente Emiliano ufficializza lo stop a ricoveri, visite ambulatoriali, esami diagnostici non urgenti e front office agli sportelli nei Cup.
La sospensione in via straordinaria di tutte queste attività delle strutture pubbliche "serve a evitare la presenza in ospedale di pazienti che potrebbero infettarsi. L'obiettivo è anche quello di garantire la disponibilità di un congruo numero di posti letto sia nelle degenze mediche che chirurgiche".

Domenica, 8 Marzo, 2020 - 17:26