"Faccio gli auguri più sinceri al nuovo parroco e prego per lui"
La notizia si diffonde in un baleno con sentimenti alterni. Il sentimento profondo del parroco è quello di ringraziare il Signore per i 52 anni di sacerdozio, dono della Provvidenza, vissuti in settori vitali della Chiesa: dalla formazione del clero alla vita pastorale, seguendo con semplicità gli esempi dei grandi educatori e l’esempio di pastori, che, senza frivolezze enfatiche, hanno insegnato ad amare la Chiesa e la Chiesa concreta, fatta di persone. Ho sempre salutato tutti e non ho mai imposto le mie idee, chiedendo “per favore” anche al piccolo ministrante. Legato da vincoli sacramentali ai vescovi di Otranto, soprattutto a mons. Pollio, che è stato per tutti padre e maestro, nell’ufficio parrocchiale ho fatto mettere una bella foto sorridente del vescovo martire. Nei momenti di difficoltà, e sono stati tanti, mi ha sempre incoraggiato. Ho un vivo e grato ricordo dei due parroci, mons. Podo e mons. Tundo. Mons. Podo austero, quasi inavvicinabile, si direbbe oggi scontroso, ma non era così. Ricordo un suo rimprovero: alla mia timida reazione, educata e rispettosa, mi dice “Non sono io” e mi indica un sacerdote della Collegiata, lo stesso che nel giorno della mia ordinazione sacerdotale si preoccupava di dire che era dispiaciuto perché gli avrei tolto qualche ora di insegnamento della religione. Questo non avvenne. E se ho insegnato all’Istituto Di Cagno Abbrescia di Bari per alcuni anni è stato perché chiamato e di questo sono grato al padre Rodolfo Bozzi sj. Al nuovo parroco giovane, entusiasta, preparato gli auguri più sinceri. Il 3 agosto gli ho ripetutamente telefonato per esprimergli i miei sentimenti. Nel tardo pomeriggio abbiamo parlato per telefono e gli ho assicurato la mia preghiera, che puntualmente recitiamo con tutti i fedeli nelle messe feriali e festive. Gli ho anche augurato di essere il parroco della comunità, la parte non contiene i valori, le ansie, le ricchezze dell’intera comunità.
(da 'San Pietro', bollettino settimanale della Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Galatina, del 12 agosto 2018)
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