Non ti vergognare, luna!
Con tutti quegli occhi a scrutare la tua pelle, il diventare rossa non poteva che essere la tua risposta. Ché poi si crede tu sia sfacciata, quando fai l'amore con il cielo, ne assorbi la magia e in quella determinata notte non c'è più nulla oltre a te. In realtà sei timida nel concederti solo ai romantici, ai poeti e alle canzoni. Neanche gli astronomi ti conoscono davvero.
Ti rincorrono i flutti del mare e ti fotografa chi cerca di rubare e tenere per sé un po' del tuo erotico pallore, ricordo di una pelle di donna da accarezzare, profumo di borotalco, di sentimenti da ovattare.
E poi in un attimo diventi rossa, per una sera, una soltanto. Non ti vergognare, luna! Sei affascinante anche così, forse di più. Silente e assordante nel dolore di lasciare che a guardarti nello stesso istante siano anime lontane, l'istante in cui tu ti nascondi, l'istante in cui loro vorrebbero toccarsi.
Non ti vergognare, luna, se assisti a scene che non puoi descrivere, a strappi di umanità o a baci che temono di essere troppo belli per raccontare un dopo.
Bagnaci la testa di luce, luna! Tutte le volte che scegliamo l'oscurità per essere un po' di più chi siamo veramente.
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