L'essenziale

L'essenziale. Ciò che ti fa dire "Gesù Cristo ti ha salvato" e niente di più. Che ti ricorda che i ministri della Chiesa devono essere soprattutto ministri della misericordia. Non lassisti, ma neanche rigoristi. La loro missione è quella di annunciare questa verità di fede. Stop.
L'essenziale. Ciò che ti apre il confessionale non come una stanza di tortura, ma come luogo di riconciliazione. Il male sarà sempre male, ma se si parte dalla certezza che Dio è presente nella vita di ognuno, lo si deve cercare anche in quella dell'ultimo tra gli uomini.
L'essenziale. Come un "ospedale da campo" in cui barelle e attenzioni sono tutte per le ferite. Come ciò che dovrebbe essere la Chiesa, con un'insita "capacità di riscaldare il cuore dei fedeli".
L'essenziale. Come il Vangelo predicato su ogni strada, sia essa quella degli omosessuali o quella dei divorziati. "La religione ha il diritto di esprimere la propria opinione a servizio della gente, ma Dio nella creazione ci ha resi liberi: l'ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile".
L'essenziale. Ciò che distingue i pastori dai funzionari o chierici di Stato.
L'essenziale. Come il coraggio. Di credere ancora e andare incontro a chi non crede più.
L'essenziale. Come il conforto che cerca una donna con il peso di un aborto sull'anima.
L'essenziale. Ciò che la proposta missionaria deve seguire nel penetrare tra le paure del popolo. Da lì si muovono le conseguenze morali.
L'essenziale. Come la fiducia in Dio. Come la fiducia in Papa Francesco, alle sue porte aperte sul mondo contemporaneo. Alle sue braccia spalancate sulla fragilità dell'uomo.

Venerdì, 20 Settembre, 2013 - 00:18