"La vera storia del Giudice di pace a Galatina"
Negli ultimi giorni la possibile chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace del circondario di Galatina ha svegliato dal letargo alcuni membri dell’opposizione che fino a poco tempo fa si sono limitati a manifestare indifferenza e superficialità riguardo questa articolata questione. Molte inesattezze sono state dette e scritte strumentalmente, forse perché con le elezioni europee alle porte qualcuno ha bisogno di visibilità a tutti i costi.
L’amministrazione comunale ha sempre manifestato l’interesse concreto e la volontà di salvare questo ufficio, avviando sin da subito i contatti con il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri. A differenza di altri esponenti come l’On. Chiarelli, che oggi, insieme al consigliere Gervasi dimostra, un ipotetico interessamento alla questione, il dottor Ferri ci ha sempre tenuti aggiornati e ha sempre seguito le nostre vicende.
Forti di questo canale politico, abbiamo più volte sostenuto la necessità di tenere aperto questo presidio in una città centrale come Galatina, anche e soprattutto davanti ai Sindaci degli altri comuni del circondario di Galatina nel corso delle riunioni tenutesi a Novembre e Dicembre 2012, in cui quasi tutti i comuni coinvolti hanno manifestato perplessità e indisponibilità nell’accollarsi la propria quota di spesa per il mantenimento dell’ufficio. Infatti pur rivedendo al ribasso le stime di spesa, si prevedono costi che ammontano a circa 130.000 euro l’anno, per la maggior parte necessari alla retribuzione dei tre dipendenti dell’ufficio, ad esclusione del Giudice di pace. Pur di contenere le spese abbiamo conteggiato solo tre funzionari, nonostante il decreto legislativo 156/2012 ne prevedesse cinque. Farci carico da soli dei 130.000 euro sarebbe insostenibile economicamente oltre che inopportuno, dal momento che non ci sembra giusto dover pagare tutti i costi di un ufficio di cui beneficerebbero altri dieci comuni.
Ciononostante per una città centrale e prestigiosa come Galatina è importante mantenere almeno questo ufficio e se come sembra i termini per la presentazione dell’istanza circa il mantenimento dell’ufficio dovessero essere prorogati, cercheremo di farci trovare pronti.
In tal senso in data 20 Marzo 2014 abbiamo convocato una nuova riunione con i comuni del circondario, ed i soli comuni ad aver partecipato, Aradeo e Collepasso, hanno manifestato la volontà di farsi carico dei rispettivi costi di mantenimento dell’ufficio. Agli altri Sindaci abbiamo inviato una raccomandata ed attendiamo a stretto giro una risposta positiva o negativa. Se almeno cinque o sei dei comuni del circondario dovessero dare disponibilità ad accollarsi la propria quota di costi, allora potremo concretamente pensare di salvare questo presidio.
Da non sottovalutare tra l’altro come gli avvocati di altri circondari come quelli di Alessano ed Ugento sin da subito hanno operato pressioni sui rispettivi Sindaci affinché il proprio ufficio restasse aperto, a differenza di colleghi del circondario di Galatina che spesso hanno manifestato indifferenza, come nel caso della raccolta firme contro la chiusura dell’ufficio di Galatina, lanciata dai consiglieri Daniela Sindaco e Patrizia Sabella.
Tweet |