La piuma d'oca che ha reso schiavi milioni di lettori
C’è una sorta di sovraumana lentezza nel suo passo, come se ogni movimento del piede fosse guardato con curiosità da Dio stesso, per scoprire cosa questo giovane favoloso sta per fare, come se non lo sapesse nemmeno lui. E allora sotto gli occhi dell’Onnipotente non bisogna aver fretta, che la vita è breve e sofferente, ma non così tanto, va gustata a volte in silenzio, come una coppa di gelato speciale. Mens sana in corpore sano è una massima infallibile, ma da un corpo provato può venir fuori un intelletto indomito, creativo, debordante.
Nelle due ore abbondanti del biopic ('Il giovane favoloso') di Mario Martone sul genio di Giacomo Leopardi (Elio Germano) c’è tutto tutto il suo dolore, spirituale e fisico (sul quale il regista indugia fors’anche troppo), ma c’è anche tutto l’amore puro per la vita che, per quanto abbia provato a spezzarlo, non è riuscita ad evitarne l’immortalità.
Una musica poco più che soffusa, alternandosi ai sovraumani silenzi tanto cari al poeta di Recanati, fa d’accompagnamento alle tappe dell’esistenza di questa botte piccola e ammaccata, eppure piena del miglior vino mai prodotto dalla letteratura italiana.
L’ispirazione lo coglieva come il battito delle ciglia, qualcosa di inevitabile, qualcosa che c’è sempre anche quando siamo distratti, ed era supportata da un’estetica tutt’ora senza pari. Niente di simile s’era letto prima e niente di simile abbiamo più letto.
Il film ci mostra come la disperazione dell’uomo Leopardi è in realtà un inganno secolare, poiché lui avrebbe voluto vivere come un cavallo di razza, correre veloce nel vento ed i suoi limiti lo facevano arrabbiare e deprimere non perché la vita non avesse senso, ma proprio perché lui ne coglieva la meraviglia più pura ed era incazzato nero per non poter attingere a piene mani a ciò che l’enorme mondo offriva.
E allora ha scaricato tutto sulla pagina scritta, con la piuma d’oca come produttrice di una droga che ha reso schiavi milioni di avidi lettori, lasciando un’ arte imperitura come la luce della luna e potente come lo scoppio provocato dall’eruzione di un vulcano. Buona visione.
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