"La natura continua a donare ai giovani una virtù: la speranza"

La scuola è fonte di sapere e di vita. E lo scrivo da alunna e studentessa di liceo, consapevole della fortuna di aver avuto insegnanti straordinari che hanno saputo formare prima uomini e poi (si spera) professionisti di un domani prossimo.
Un’amministrazione che trascura la pubblica istruzione è miope e incapace di comprendere che, di fatto, sta trascurando il futuro della propria città. Un’amministrazione dai progetti “partitici”, in particolar modo se educativi, non solo è miope, ma addirittura cieca, sorda e incapace di comunicare.
E’ certamente “cosa impensabile nel giorno d’oggi fare l’insegnante a quasi 20 anni”, così come fa meraviglia (a molti) incontrare un assessore di 27. Eppure il Sindaco Amante ha accettato la scommessa di voler credere nei giovani di questa Città e delle sue frazioni.
La responsabilità e il senso morale di contribuire alla formazione dei nostri bambini e ragazzi sta alla base di ogni iniziativa dell’Amministrazione, adeguatamente scelta e studiata in modo da non lasciare nulla al caso. E non si tratta di non voler replicare un progetto perché sostenuto in passato da chi fosse lontano “politicamente”. Si tratta eventualmente di replicare e sostenere progetti di qualità, a prescindere dalla loro paternità: progetti anche di vecchia data in grado però di adeguarsi alle esigenze di oggi. Perché valori assoluti come quello della legalità e dell’educazione ambientale sono immutabili, a differenza dei bambini in continua metamorfosi.
I “valori educativi” di questa Amministrazione non si possono certo spiegare a parole, ma devono essere giustamente dimostrati. L’Amministrazione Amante ha creduto, e crede, in iniziative e progetti che mettono in risalto i valori della legalità e dell’ambiente, attraverso una preziosa collaborazione con tutti i Dirigenti scolastici che, nonostante un piano organizzativo didattico già in atto, decidono, a loro volta, di rispondere positivamente alle attività proposte.
La presenza viva dell’Amministrazione accanto ai ragazzi è stata dimostrata sin dal primo giorno di scuola, porgendo l’invito, seppur informale, ad accogliere loro e gli insegnanti nella casa comunale per respirare aria di legalità, Costituzione e città. Nella stessa direzione ci si sta muovendo con l’attuazione di un progetto sul bullismo rivolto agli adolescenti così come sono in procinto iniziative in ricordo delle vittime delle mafie e per celebrare i settant'anni dalla firma della Dichiarazione Universale dei diritti umani e i cento anni dalla fine della prima guerra mondiale.
In materia di educazione ambientale, si sta lavorando, con la collaborazione di associazioni ed esperti del settore, per attuare progetti adeguati in base ad ogni fascia d’età. Un elenco breve e assolutamente indicativo a dimostrare l’attenzione verso valori importanti da trasmettere alle future generazioni. Chiaro è che l’attività dell’Amministrazione deve porsi nel pieno rispetto del grande lavoro svolto dagli insegnanti, entrando in punta di piedi nella autonomia organizzativa di ogni scuola.
Ai tempi del liceo, durante un dibattito aperto in classe, osai dire che non intendevo fare politica e il mio professore non mancò, severo, nel suo rimprovero affermando che “chiunque, ogni giorno, fa politica”: discutere, interessarsi, essere curiosi, leggere, conoscere, dialogare è far politica. Oggi si pensa alla politica come un intreccio di giochi e strategie senza alcuna logica razionale e morale. E si educano i bambini con quest’idea. E si formano giovani senza fiducia. Eppure la natura continua a donare ai giovani una virtù: la speranza. La speranza di sognare, di credere e di realizzare idee, anche di politica, diverse da quelle raccontate dagli adulti.
Cara insegnante, la sua lettera è il segno bello e tangibile di chi ha a cuore il suo paese e i suoi cittadini. Ed è una delle forme più pulite di fare politica, con qualche segno evidente di pura esperienza che, a mio avviso, non può contaminare un giudizio che risulterebbe precostituito.
Ringrazio Lei e il Direttore per il confronto, la critica e i preziosi suggerimenti. Alla prossima.

"Il buon imprenditore non abbandona rifiuti né commette atti illegali ai danni della salute umana o dell'ambiente"

 

 

Domenica, 18 Febbraio, 2018 - 00:07