La lontananza rimodella le membra e i sorrisi solitari

Un letto. Un vuoto. Un senso di vuoto. Un materasso troppo molle, piatto, scomodo ormai. E se fosse la testa ad essere vuota? E se per uno strano gioco di gravità, appoggiata sul cuscino la testa diventasse così pesante? E se quella del pisellino che punge la schiena, fosse solo una scusa per non dormire? E se la foto panoramica del nostro corpo disteso ad occhi chiusi sotto le lenzuola accanto al corpo di qualcun altro non ci rappresentasse più?
La lontananza rimodella le membra e i sorrisi solitari. La nostra dimensione è unica, ma va trovata, ritrovata e ritrovata ancora una volta. Le mura vanno ridipinte se sono invase dalle infiltrazioni. Anche se possiamo fare a meno di qualcosa, non vuol dire che dobbiamo per forza farne a meno.

Giovedì, 7 Maggio, 2015 - 00:06