L’incontro di venerdì sera all’Hotel President ha bissato il successo dell’associazione “Assocuore”, che da oltre un anno diffonde la cultura per una appropriata cura del muscolo più importante dell’uomo.
Ad aprire i lavori dell’incontro, diventato annuale grazie alla disponibilità della famiglia Montinari, il presidente del sodalizio, il cardiochirurgo del “Vito Fazzi” Domenico Rocco, che ha ripercorso le tappe di un calendario di attività che hanno registrato a maggio scorso il successo di “Cuore e Sport”. Una palestra di informazioni  per chi pratica lo sport a tutti i livelli. Rocco ha introdotto il tema delle palpitazioni parlando di “cuore in gola” e di “cuore che perde colpi”, ossia le sensazioni che i soggetti riferiscono con preoccupazione quando il battito del cuore viene percepito come irregolare.
«Le palpitazioni  sono un sintomo del battito cardiaco molto comune nella popolazione generale che viene percepito come piu forte del normale, accelerato o  irregolare – ha spiegato Ennio Pisanò, cardiologo- aritmologo al Fazzi - Le cause sono molteplici, ma la stragrande maggioranza sono assolutamente benigne e non evidenziano una vera e propria patologia. A volte però possono creare qualche problema, che può essere una prima manifestazione di una cardiopatia più importante».
«Un soggetto giovane e sano, di norma, non deve preoccuparsi delle palpitazioni, ha sottolineato nella sua relazione Antonio Tondo, cardiologo interventista ed emodinamista al Fazzi – Ma se il soggetto accusa dolore toracico, affanno o, eventualmente, perdita di coscienza, deve rivolgersi al medico di famiglia per approfondire».
All’incontro ha partecipato anche Lucia Urso, responsabile della Cardiologia riabilitativa della casa di cura Petrucciani, che ha illustrato con linguaggio semplice e comprensibile il funzionamento e i meccanismi del cuore e delle parti del corpo interessate dalle aritmie.
Fra i relatori anche la vice presidente dell’associazione, la psicoterapeuta Valentina Torsello, che ha trattato il tema delle emozioni e dell’ansia che spesso stanno dietro alle palpitazioni.