Il viaggio nel passato con il clavicembalo di Michele Benuzzi. 'I Concerti del Chiostro' riescono sempre a stupire

Una preziosa filigrana di musiche di bellezza e delicatezza assolute

Complice la temuta pioggia, giovedì sera il penultimo appuntamento musicale de “I Concerti del Chiostro” si è svolto all’interno della chiesa della “Madonna della Grazia” più nota come la chiesa del collegio, luogo quanto mai appropriato per le note delicate del clavicembalo di Michele Benuzzi. Iniziato il concerto, è stato come se si fosse aperto magicamente un varco nella dimensione temporale, attraverso cui intraprendere un viaggio nel passato, accompagnati da una musica a cui non siamo abituati, ma che era invece molto familiare ai nostri avi nel ‘700.
La particolarità del suono scaturisce dalla rarità dello strumento, il clavicembalo, così comune fino ai primissimi anni del 1800 e soppiantato poi dal fortepiano, nello stesso secolo, e successivamente dal pianoforte che tutti conosciamo. Al maestro Michele Benuzzi il merito di riportare in vita suoni così antichi; le sue interpretazioni hanno rapito il pubblico quanto mai attento e silenzioso e tutto proteso all’ascolto di pezzi di assoluta bellezza e delicatezza, come gioielli in filigrana ritrovati tra ricordi più cari di un passato quasi dimenticato.
La capacità di coinvolgere in questa magia di suoni antichi il suo pubblico, ha fatto sì che il maestro Benuzzi fosse invitato a concedere il bis, alla fine del concerto, così la “Sonata VI in La minore” di J.W.Hassler, autore tedesco del ‘700, ha chiuso una serata che ha suscitato stupore e curiosità e forse anche il desiderio di riascoltare brani musicali che, a pensarci bene, preannunciano tutta la produzione del Romanticismo ottocentesco.
Al maestro Luigi Fracasso i complimenti per aver voluto inserire nel programma de “I Concerti del Chiostro 2013” una pagina così alta e raffinata con la presenza di Michele Benuzzi, musicista di fama internazionale, apprezzato in tutto il mondo per la sua capacità di interpretare la musica attraverso strumenti d’epoca.

Venerdì, 20 Settembre, 2013 - 20:35