Il sogno

Ogni sogno è una partitura effimera della psiche e appartiene in tutto all’individuo, come diretta espressione della sua vita. Si direbbe frutto della memoria, ma vittima nello stesso tempo di essa, in quanto svanisce spesso prima del risveglio o subito dopo senza lasciare traccia, come una larva espressa da un’ illusione magica. L’idea che il sogno rechi una rivelazione ha accompagnato e tuttora accompagna l’essere umano sin dai primordi, cullandolo in una illusoria convinzione che l’attività onirica possa essere una sorta di parlatorio segreto tra il sognatore e il mondo sovrannaturale o quello dei morti. E’ probabile che tale modo di vedere sia del tutto sbagliato: La forza propulsiva dei sogni , per dirla con Freud, è rappresentata dai desideri inconsci. Essi , non accessibili alla coscienza vigile , operano comunque attivamente all'interno della psiche e durante il sonno rafforzano i loro effetti per via della minore attività della coscienza, avendo dunque l'occasione di emergere sotto forma di immagine onirica. Il sogno sarebbe dunque una delle tante espressioni pratiche del noto assunto secondo cui quando il gatto non c’è i topi ballano. La scrittura manifesta del sogno , ossia i fatti che vi vanno in scena racchiude per solito una chiave di lettura latente che è tutto ciò cui il sogno larvatamente allude. Sotto tale aspetto, è probabile che il sogno tragga origine spesso da residui memoriali diurni del tutto trascurati, semplici impressioni non del tutto elaborate le quali potrebbero emergere quale espressione del desiderio inconscio di frugare nella spazzatura per rinvenire qualcosa che appaghi qualche desiderio recondito. Teoricamente, potrebbe dunque essere possibile inserire il sogno in un punto ben determinabile della storia reale dell’individuo , ma ciò non è facile e sarebbe un errore ritenere che un semplice confronto con il vissuto vero, anche se meticolosamente passato al settaccio, possa chiarire la dinamica del sogno. L’attività onirica si avvale di strumenti mnesici talora del tutto inaccessibili allo stato di veglia e per giunta datati non si sa quanto e ciò rende il compito interpretativo talora assurdo e improponibile.

Venerdì, 1 Maggio, 2020 - 00:06