Il punto sui tumori urologici in Puglia

Carcinoma della prostata, neoplasie della vescica, tumori al rene. Si è parlato di questo nei giorni scorsi all’Hotel Tiziano di Lecce, dove sono convenuti gli urologi di tutta la Puglia. Ma soprattutto, in un clima di partecipata collaborazione, si sono ricercate tecnologie e procedure per migliorare le cure e disegnare percorsi virtuosi per una sanità migliore anche alle nostre latitudini. A fare gli onori di casa l’organizzatore del corso, il dottore Antonio Filoni, primario di Urologia al “Vito Fazzi”, supportato dal comitato scientifico composto dai professori Francesco Selvaggi (Centro diagnostico Bari), Arcangelo Pagliarulo (Policlinico Bari) e Giuseppe Carrieri (San Giovanni Rotondo).
«La sanità cambia, i soldi sono sempre meno e noi dobbiamo curare nel migliore dei modi», ha detto il dottore Filoni, che ha proposto di «rivedere alcuni punti di valutazione della scheda ospedaliera e, soprattutto, le posizioni di ogni Asl rispetto a tali patologie. Perciò di comune accordo dobbiamo cercare una soluzione».
Le difficoltà delle urologie sono sì di ordine economico, ma anche di organizzazione sul territorio. «La stessa patologia deve essere trattata allo stesso modo in tutti i nostri ospedali – propone Filoni – invece vi sono notevoli differenze fra le strutture ospedaliere, che dovremmo colmare».
L’altro problema dei tumori urologici riguarda la mobilità passiva. Molti pazienti, per un intervento chirurgico, migrano al nord. «E’ un problema al quale abbiamo dedicato una sessione dell’incontro – ha spiegato l’urologo del Fazzi – Dobbiamo cercare di capire se è dovuto alla nostra mancanza o ad altri fattori». L’evento è stato accreditato Ecm per 30 urologi partecipanti.

Domenica, 7 Dicembre, 2014 - 00:04