Il nuovo Fazzi è costruito su isolatori sismici

I recenti terremoti avvertiti anche dai salentini, con epicentro nel vicino mare della Grecia, hanno fatto appena il solletico alla struttura del Dipartimento di emergenza-urgenza in costruzione nel “Vito Fazzi”. L’intero edificio di 6 piani - fa sapere l’ingegnere Salvatore Sguazzo, direttore operativo della direzione lavori della Proger Spa, interpellato da Salute Salento -  poggia su 180 isolatori sismici (foto), uno per ciascun pilastro.
«Sono stati inseriti alla sommità dei pilastri al di sotto del solaio del piano interrato - spiega il tecnico. Un apposito programma di manutenzione prevede un controllo visivo periodico e la sostituzione obbligatoria dopo ogni evento sismico violento». L’inserimento degli isolatori garantisce l’incolumità delle persone presenti anche per eventi la cui gravità si verifica ogni 1.000 anni.
Tra le altre proprietà del materiale elastomerico vi è l’elevata rigidezza per azioni orizzontali di bassa intensità, che consente alla struttura isolata di non oscillare per azioni ad esempio come il vento.
L’impiego degli isolatori, costati circa mille euro ciascuno, consente, in caso di sisma, di non trasmettere le sollecitazioni alla costruzione sovrastante. La scelta di questa soluzione progettuale porta la firma dell’ingegnere salentino Antonio De Vitis, coordinatore generale della ripartizione tecnica dell’università del Salento.
In fase di progetto si è quindi tenuto conto che la struttura ospedaliera non può limitarsi alla prevenzione del crollo, ma deve garantire un adeguato livello di servizio, piena funzionalità ed immediata operatività anche a seguito di un evento sismico violento. Il nuovo ospedale leccese quindi è in grado di resistere a qualsiasi terremoto.
«In caso di evento sismico», aggiunge Sguazzo, «la struttura in esame può spostarsi fino a 15 cm. Nel caso di un terremoto come quello di Amatrice, il nuovo Fazzi non avrebbe riportato alcun danno strutturale».
La regione Puglia è una zona a bassa sismicità, con valori leggermente più alti nella provincia di Foggia. Il territorio di Lecce presenta una bassa sismicità con valori al suolo pari a circa 5 millesimi dell’accelerazione di gravità.
Dal punto di vista strutturale l’edificio è ultimato da molto tempo. In questi giorni si sta lavorando per completare le  opere di finiture e gli impianti.
Secondo le previsioni del Rup, l’ingegnere della Asl Fiorenzo Pisanello, l’opera potrebbe essere ultimata subito dopo Pasqua. Il contenzioso relativo alle “riserve”, a suon di milioni di euro, farà il suo corso, probabilmente nei tribunali.

 

 

 

Martedì, 25 Ottobre, 2016 - 00:04

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