Il mammografo di Nardò andrà a Lecce
Quel mammografo, in grado di effettuare prestazioni di livello superiore, sarà spostato a Lecce appena arriverà il nuovo mammografo, in dotazione fra un paio di mesi ad ogni Distretto, grazie alle risorse dei fondi Fesr. Lo ha promesso la manager della Asl Silvana Melli, che sabato scorso, nel corso di un convegno al Polo didattico, è ritornata sul mancato trasferimento del mammografo alla senologia dell’Oncologico di Lecce e quindi sottratto all’utilizzo clinico da un «capriccio» da parte di soggetti e amministratori politici.
Vistosamente contrariata da quella che ha definito una “stupidità politica” la Melli ha aggiunto, «Nel frattempo voglio proprio vedere quando si inizieranno a fare le mammografie a Nardò. Magari arriverà prima il nuovo mammografo. I politici – ha continuato - non si sono resi conto che i cittadini non sono stupidi. Il capriccio del mancato spostamento del mammografo non ha certo fatto bene al territorio. Oggi la donna è disorientata».
La direttrice Melli, che nei giorni scorsi ha trascorso molte ore con il Comitato consultivo misto del quale si è impegnata a guidarne i percorsi, ha chiarito, con riferimento al tavolo della senologia, che c’è l’esame di 1° livello, di 2° livello e l’Hub a Lecce dove si effettueranno gli esami di 3° livello.
Il mammografo in dotazione oggi a Nardò è dotato di “tomosintesi”, una caratteristica tecnologica in grado di scovare, con una elevata accuratezza diagnostica, lesioni tumorali al seno molto piccole, con percentuali pari quasi al doppio di quelle offerte dalla mammografia digitale. Le potenzialità della mammografia in tre dimensioni sono combinate a questa nuova tecnica chiamata tomosintesi, attestata da un ampio studio che ha coinvolto 13 centri statunitensi. E’ un vero peccato (e un danno per tante donne con tumore al seno) che resti inutilizzato solo perché la «piazza» minaccia di vendicarsi nelle urne.
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