Giovanni Gorgoni nuovo direttore generale della Asl di Lecce

Assegnato a Lecce il nuovo manager della Asl: è Giovanni Gorgoni 43 anni, nato in Svizzera da genitori salentini. Laureato alla Bocconi matura una solida esperienza in aziende sanitarie, come consulente di processi sia ingegneristici che di direzione e management. Il trasferimento dalla Asl Bat, che ha diretto per tre anni riportando riconosciuti successi, è previsto per i primi giorni di gennaio. Salute Salento www.salutesalento.it  lo ha intervistato.
Una delle priorità del nuovo manager è l’attenzione ai lavori del “Nuovo Fazzi”, ma deve prendere ancora visione delle schede di lavorazione. Come «bocconiano» Gorgoni ha promesso di avviare il “Riordino contabile-amministrativo” della Asl, per razionalizzare le scarse risorse aziendali.
Sul versante sanitario il dottore Gorgoni è assolutamente contrario al modello di sanità statunitense, sostenuto dalle assicurazioni private. Il manager leccese intende invece valorizzare il modello della «presa in carico» dei soggetti cronici, secondo il progetto “Leonardo”, che nella Bat ha già sperimentato con successo, realizzando un risparmio del 21 per cento delle risorse.
«Un’altra sperimentazione del tutto inedita che abbiamo fatto in Bat - fa sapere il direttore Gorgoni, - è quella dello Scap, il servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica. Abbiamo cominciato ad introdurre presso tutti i Pronto soccorso, nei giorni prefestivi e festivi, i pediatri di famiglia, per farsi carico dei codici bianchi e verdi. Avevamo notato che in questi giorni  aumentavano gli accessi al Pronto soccorso e si trattava in buona parte di sindromi che potevano essere trattate a domicilio dal pediatra di famiglia».
Pronto a sbarcare nella Asl leccese anche «il progetto  della cardiologia presso i medici di famiglia con refertazione remota on line fatta dai medici ospedalieri. Un’integrazione ospedale territorio – spiega il nuovo direttore – soprattutto  per i pazienti cronici che devono fare frequenti esami e ai quali non si può chiedere di fare la prenotazione. Nell’85 per cento dei casi, abbiamo appurato, il tracciato era tranquillo e non c’era bisogno di visita cardiologica».
In nuovo manager Asl pensa inoltre di impegnarsi nel valorizzare le eccellenze, spesso trascurate,  degli ospedali di provincia. E a questo proposito – sostiene - una grossa mano deve darla l’informazione. «Ritengo che la stampa e i media siano dei partner importanti di un’amministratore sanitario. Una partnership – precisa Gorgoni – non compiacente e piaciona. Ho sempre riservato – dice – grande rispetto nei confronti di giornalisti leali, trasparenti e fermi sulla loro opinione, che non mi hanno fatto sconti. Sulla comunicazione – spiega - ho creato un modello di eccellenza utilizzando tutti i canali possibili: dalla Tv alla stampa, ai social, facebook, twitter, linkedin e Script».
«Un grosso problema – ammette il manager Asl – sarà anche qui a Lecce reperire alcune professionalità rare. Come i radiologi-senologi, gli anestesisti e gli endoscopisti».
Una battuta d’arresto per lo screening del colon-retto che la Asl dovrebbe attivare dal prosimo anno? Vedremo, mai mettere limiti alla Provvidenza.

Venerdì, 26 Dicembre, 2014 - 00:04