Forme di dolcezza e di passione

La storia parla attraverso gli oggetti e chi li ha realizzati

La passione può avere una forma? O ha i confini indefiniti, a tal punto da non poterla contenere? Ci sono amori immensi che riescono comunque a essere racchiusi in uno spazio ristretto, inversamente proporzionale a tutto quello che sono in grado di raccontare in pochi centimetri.
Roberto Notaro, del noto panificio galatinese, ha ritrovato le forme per fare i pasticciotti di sua madre. Hanno la veneranda età di 50 anni e l’emozione di una storia che è un po’ la storia di tutta la città e in particolare degli artigiani che mettono tutta la propria creatività e il proprio sacrificio in quello che fanno.
Mi è subito venuto in mente Angelo Todisco, stagnino di Galatina - dice Roberto Notaro - ho pensato alla sua dedizione, alla pazienza, alla sua capacità di fare qualsiasi cosa con poco e a quanto credo che debba ereditare ogni artigiano dalla meticolosità di un uomo come lui, oggi non più tra noi. Queste forme antiche per fare il pasticciotto sono opera delle sue mani e adesso arrivano nelle mie, quasi in un passaggio di testimone della cura necessaria a fare bene le cose. La mia riflessione, nel fare i pasticciotti usando questi oggetti che appartengono alla storia, è sul fare attenzione. Solo mettendo attenzione a ogni passo, a ogni strumento, a ogni sensazione provata, possiamo, noi artigiani in particolare, dare il meglio nei nostri mestieri così appassionanti, senza mai dimenticare il nostro passato”.

Giovedì, 25 Giugno, 2020 - 00:06

Galleria